2022-10-25
Un inciampo alla prima nomina. È pasticcio olimpico sulla Moratti
Letizia Moratti (Imagoeconomica)
Ad di Milano Cortina? Lei smentisce, ma... Beppe Sala irritato, Attilio Fontana no. Ipotesi Diana Bianchedi.Il governo di Giorgia Meloni inciampa sulla nomina del nuovo amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026. Secondo chi segue il dossier, infatti, c’è stata troppa fretta, magari anche voluta, nel far uscire il nome di Letizia Moratti. Tanto che domenica pomeriggio si è scatenata sull’asse Roma e Milano una sorta di tragedia degli equivoci. La diretta interessata, attuale assessore al Welfare in Regione Lombardia, ha smentito l’indiscrezione apparsa sui giornali online. Mentre il sindaco Beppe Sala ne ha approfittato per fare polemica, prima spiegando che non gli risultava della nomina e poi attaccando la nuova maggioranza di governo: «Non può essere fatta una scelta così delicata per risolvere i problemi del centrodestra in Lombardia». È dovuta persino intervenire una nota Palazzo Chigi che ha chiarito come «sulla nomina del nuovo ad della Fondazione Milano Cortina 2026, che ha carattere di urgenza, non ci sono ancora determinazioni della presidenza del Consiglio». «Decideremo insieme», ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia.La storia è intricata, ma nota. A Milano c’è chi spinge, sia tra le fila del centrodestra sia tra quelle dei centristi di Azione di Carlo Calenda, per candidare Moratti alla presidenza di Regione Lombardia il prossimo anno. La questione è spinosa, perché spaccherebbe l’alleanza tra Fratelli d’Italia e Lega, con il partito di Matteo Salvini già pronto a ricandidare l’attuale governatore Attilio Fontana. Nelle ultime settimane era anche circolata l’ipotesi che la Moratti potesse conquistare un ministero nel nuovo governo. In realtà, questa eventualità, non c’è mai stata. A portare invece avanti la candidatura per le Olimpiadi invernali, sarebbero stati diversi esponenti nordisti di Fratelli d’Italia, che conoscono bene l’ex sindaco di Milano e ci hanno lavorato insieme durante Expo 2015. Anche Matteo Salvini sarebbe d’accordo: «Moratti una garanzia, dopo i due anni persi con Pd-M5s», afferma. Tutto sembrava scorrere per il verso giusto, ma l’uscita della notizia ha complicato le cose. Anche perché Sala non era ancora stato informato della decisione, così come lo stesso Fontana in Regione Lombardia. Non a caso, a 24 ore dal qui pro quo, gli animi dei protagonisti sembrano essere più distesi. Lo stesso Sala ha annunciato di aver sentito la Moratti e che presto la vedrà per chiarire la situazione. Così come Fontana, che ha parlato di «bella idea. Credo», ha spiegato il governatore, «che sia soltanto un’ipotesi che non so chi abbia avanzato. Posso dire che avevamo già previsto un incontro online con tutti gli stakeholders di Milano-Cortina e abbiamo affrontato tutti i temi legati alla realizzazione, ai problemi che ci sono, alle soluzioni che abbiamo dato». Da agosto si sta provando a trovare un amministratore delegato che rilancia l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali. Dopo l’uscita di Vincenzo Novari, non senza polemiche, erano circolati diversi nomi, tra cui anche quello di manager come Flavio Cattaneo, Vittorio Colao o persino Paolo Scaroni. Nelle ultime settimane i giochi sembravano ormai chiusi su Andrea Abodi, ma alla fine il manager Coni è diventato ministero dello Sport. A confermarlo è stato ieri il numero uno del Coni, Giovanni Malagò che ha anche ribadito di «non perdere più nemmeno un minuto. Speriamo in pochi giorni, se non in poche ore, di trovare una soluzione. Una rosa di nomi c’è e il Cio si aspetta di avere una soluzione velocemente». Nelle ultime ore ha iniziato a circolare il nome di Diana Bianchedi, che ha già lavorato sul dossier Milano Cortina. A quanto risulta alla Verità, però, il nome della Moratti non sarebbe stato ancora accantonato del tutto. Del resto, non essendo diventata ministro e avendo poche possibilità di ottenere il sostegno di tutto il centrodestra il prossimo anno alle regionali, non potrebbe che restare appunto l’incarico per Milano-Cortina. Un’alternativa ci sarebbe, correre con Azione alle prossime elezioni regionali, ma i sondaggi non sembrano così incoraggianti.
Il giubileo Lgbt a Roma del settembre 2025 (Ansa)
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)