Turismo, Garavaglia: l’obiettivo è ritornare ai livelli record del 2019. Anche con l’aiuto di Ita

Il turismo vuole tornare ai livelli del 2019 anche grazie a Ita
Mentre va avanti il processo di vendita di Ita, il governo cerca di fare il possibile per dare una mano al turismo. E lo fa anche attraverso la società guidata da Fabio Lazzerini che ieri ha comunicato di essere main partner di True Italian experience, un hub digitale per il rilancio del turismo in Italia di proprietà della società di comunicazione Assist group.
«Un progetto accolto con entusiasmo e interesse dalle istituzioni» come spiega una nota stampa di Ita. Incluso il ministero del Turismo. «L’iniziativa di Ita Airways con True Italian Experience è una sfida vincente che va nella direzione di un maggior coinvolgimento di tutti gli operatori per una migliore offerta turistica nazionale – ha dichiarato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, nel corso della presentazione dell’iniziativa ieri a Roma al Chiostro del Bramante -. Quest’anno ci aspettiamo una ripartenza del turismo. Ci siamo dati come obiettivo della stagione turistica il raggiungimento dei dati del 2019, anno record per le presenze straniere in Italia. É ambizioso, ma è un dovere che abbiamo nei confronti di tutti gli operatori dopo due anni di blocco dato dalla pandemia».
C’è decisamente molto da fare se si pensa che a gennaio l’Italia è il Paese numero uno in termini di click, ma poi a consuntivo rappresenta la quinta meta turistica, nonostante l’ingente patrimonio culturale e le bellezze paesaggistiche. Per questo secondo Lazzerini, True Italian Experience può essere uno strumento adeguato al rilancio dal momento che mette assieme tutti i soggetti della filiera turistica.
«Stiamo lavorando a questo progetto da tre anni - ha spiegato Maurizio Rota, amministratore delegato di True Italian Experience, - Abbiamo un’offerta di 1800 esperienze diverse in Italia sparse su tutto il territorio nazionale. Puntiamo ad arrivare a 4mila entro la fine dell’anno». Il progetto di True Italian Experience dovrebbe quindi rendere più facile al turista straniero l’organizzazione del suo viaggio in Italia. Contando anche su Ita che, come ha spiegato Lazzerini, «è la compagnia di bandiera a servizio del territorio nazionale».
Almeno per il momento visto che il processo di cessione verrà ultimato a giugno e ben presto Ita potrebbe essere controllata dai francesi di AirFrance-Klm, in cordata con il fondo Cerberus e Delta, o dai tedeschi della Lufthansa, in tandem con Msc). O ancora dalla Indigo Partners, il fondo che controlla l’ungherese Wizz Air. Salvo che, last minute, non si manifestino altri potenziali acquirenti. In compenso, come ha spiegato il ministro del Tesoro, Daniele Franco, lo Stato italiano dovrebbe mantenere una partecipazione sul lungo termine a tutela dell’occupazione. E magari anche dei flussi turistici che AirFrance-Klm è interessata a dirottare principalmente sugli aeroporti di Parigi, mentre Lufthansa su quello di Francoforte.
CESSIONE A BREVE
«Siamo tutti estremamente fiduciosi» nel successo del processo di vendita di Ita Airways, ha dichiarato a margine dell’incontro il presidente esecutivo di Ita, Alfredo Altavilla. Sono fiduciosi «il ministro Franco e tutta la struttura del Mef per primi» ha aggiunto, precisando che «non c'è un vincitore scontato, come è giusto che sia in questo momento del processo».
Per Altavilla «tutti i partecipanti alla gara (che si chiuderà il 23 maggio, ndr) stanno giocando le proprie carte e avranno la possibilità di esprimersi con le loro proposte; poi il Tesoro farà le sue valutazioni per scegliere il partner ideale della compagnia. La fiducia nel successo del processo è totale». Il risultato si vedrà a giugno.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!













