2025-06-09
La Turchia e la Somalia sono sempre più vicine
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Recep Tayyip Erdogan (Ansa)
Ankara sta ulteriormente rafforzando i propri legami con Mogadiscio. Il che rende Recep Tayyip Erdogan ancora più influente nel Corno d’Africa.Secondo quanto riportato da Middle East Eye, la scorsa settimana la Turchia ha consegnato alla Somalia tre elicotteri d'attacco T129 Atak. Non solo. “Ankara ha consegnato anche due elicotteri da trasporto alla marina somala, nell'ambito di un accordo di difesa firmato dai due governi nel febbraio 2024, che imponeva ad Ankara di istituire una forza navale a Mogadiscio”, ha anche riferito la testata. “La consegna degli elicotteri Atak alla Somalia è un'indicazione che Ankara non mira solo a trasferire armi, ma anche a creare una capacità di guerra integrata per la Somalia”, ha dichiarato una fonte a Middle East Eye. Era inoltre il 31 maggio, quando Erdogan aveva avuto una telefonata con il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud. Nell’occasione, i due avevano parlato soprattutto di cooperazione in vari settori: energia, pesca e antiterrorismo. D’altronde, il materiale bellico recentemente consegnato dai turchi a Mogadiscio si inserisce nella lotta che il governo somalo sta portando avanti contro l’organizzazione jihadista al-Shabaab. Dall’altra parte, secondo Middle East Eye, Ankara punterebbe a stabilizzare il più possibile la Somalia in vista delle elezioni che il Paese africano dovrà tenere l’anno prossimo. È sempre in quest’ottica che, ad aprile, la Turchia ha aumentato il numero di propri soldati presenti sul territorio somalo: attualmente dovrebbero essere oltre 500. Insomma, sembra proprio che il sultano stia ulteriormente incrementando la propria influenza sul Corno d’Africa. Era lo scorso dicembre, quando riuscì a mediare un accordo tra Somalia ed Etiopia, di fatto evitando che i due Paesi si facessero guerra. D’altronde, già nel 2024 Ankara aveva stretto significativi rapporti con Mogadiscio: un conflitto nell’area avrebbe quindi seriamente minacciato gli interessi turchi. Senza trascurare che, grazie alla sua longa manus sulla Somalia, il sultano è in grado di proiettare la propria influenza sul Golfo di Aden e, quindi, anche sullo Yemen. Questo vuol dire che, attraverso il Corno d’Africa, Erdogan punta a incrementare ulteriormente il proprio peso geopolitico in Medio Oriente. Ricordiamo d’altronde che, l’anno scorso, è stato proprio lui a favorire la nascita dell’attuale governo siriano. E che, negli ultimi mesi, ha anche migliorato i rapporti con l’Arabia Saudita.
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