2025-03-31
Trump fa la voce grossa con Putin: «Senza pace, dazi sul tuo petrolio»
Il presidente americano è «arrabbiato» con lo zar (ma presto lo chiamerà). E pensa al terzo mandato.Lo scandalo delle chat su Signal non sembra scalfire Donald Trump, che non esclude di ricandidarsi per un terzo mandato e intanto continua senza tentennamenti a giocare su molteplici tavoli (specie su Ucraina e Groenlandia) e difende la sua amministrazione da quella che ha definito una «caccia alle streghe». Nessuno verrà toccato, nemmeno il consigliere per la Sicurezza nazionale, Mike Waltz, responsabile di aver aggiunto nel gruppo incriminato il direttore del The Atlantic. In un’intervista telefonica a Nbc News, il presidente degli Stati Uniti è stato molto chiaro: niente rinvii sui dazi, la Groenlandia sarà americana, pressione su Russia e Iran per spingerli a trattare.Chi si aspettava un passo indietro, dunque, è rimasto deluso. Trump ha respinto le critiche secondo cui la sua agenda starebbe destabilizzando Wall Street e la fiducia dei consumatori, citando sondaggi che mostrano un record di americani convinti della direzione intrapresa. Se anche i prezzi delle auto straniere dovessero aumentare, ha spiegato, sarebbe solo positivo per quelle prodotte negli Usa. Inoltre, ha negato di aver chiesto agli ad delle case automobilistiche di non alzare i prezzi. I dazi, ha aggiunto, saranno permanenti: «Il mondo ha approfittato degli Stati Uniti negli ultimi 40 anni e più. Tutto quello che stiamo facendo è essere giusti e, francamente, sono molto generoso». Il «giorno della liberazione», come lo chiama lui, è dunque confermato per il 2 aprile: «Non c’è più spazio per negoziazioni», ha affermato, a meno che i Paesi non offrano qualcosa «di grande valore».Sulla Groenlandia, territorio semiautonomo danese, Trump ha confermato che le sue intenzioni sono serie. «La otterremo al 100%», ha spiegato. «C’è una buona possibilità che potremmo farlo senza forza militare», ma «non escludo nulla». E alla domanda su quale messaggio invierebbe alla Russia e al resto del mondo un’eventuale annessione, lui taglia corto: «Non ci penso davvero. Non mi interessa. La Groenlandia è un argomento molto separato, molto diverso. È pace internazionale. È sicurezza e forza internazionale».Trump ha anche detto di essere «molto arrabbiato» per la proposta di un governo di transizione in Ucraina lanciata da Vladimir Putin. «Se io e la Russia non dovessimo riuscire a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina, e se dovessi pensare che è colpa della Russia, allora applicherò tariffe secondarie sul loro petrolio», ha dichiarato nell’intervista. Trump ha anche riferito che Putin è al corrente della sua arrabbiatura, che può tuttavia «dissiparsi rapidamente» se il russo farà «la cosa giusta». Il tycoon ha anche annunciato una possibile telefonata tra con il capo del Cremlino nel corso della settimana.Pressioni anche sull’Iran: Washington e Teheran si parlano, ha affermato, ma senza un accordo sul nucleare ci saranno «bombardamenti come non ne hanno mai visti prima» e dazi secondari. Intanto, Giappone, Corea del Sud e Cina, in reazione alle politiche degli Stati Uniti, hanno promesso di rafforzare la loro cooperazione per un commercio stabile. E Panama, su pressione Usa, ha revocato il registro a 107 navi sanzionate. Il brasiliano Lula si è detto pronto a negoziare sui dazi con Trump. Nulla di fatto, invece, nei colloqui tra India e Stati Uniti sulle tariffe.
Mario Venditti. Nel riquadro, da sinistra, Francesco Melosu e Antonio Scoppetta (Ansa)
Nel riquadro: Ferdinando Ametrano, ad di CheckSig (IStock)
Francesca Albanese (Ansa)