2024-01-18
Troppe morti tra le forze di polizia: chiesti i dati ufficiali al Viminale
Per il sindacato Osa, in 13 mesi 41 decessi per malori improvvisi tra gli agenti penitenziari vaccinati. I familiari e la sigla vogliono sia fatta luce: «Abbiamo scritto al ministero per avere statistiche certe».Lo sguardo fiero sotto il berretto da poliziotta. Il sorriso radioso per il traguardo raggiunto. Raffella De Luca era entrata da quasi tre anni nella polizia di Stato. Giovanissima, 29 anni, perfettamente sana e in salute. Aveva partorito da sei mesi un maschietto. Poi la tragedia. La vita di Raffaella è stata stroncata da un malore improvviso. Ieri sera durante Fuori dal Coro, il programma condotto da Mario Giordano su Rete 4, è andata in onda un’inchiesta sui malori improvvisi nelle forze di polizia. C’è qualcosa di preoccupante che sta accadendo, ma sul quale è calato il silenzio. Eppure sarebbe importante che le famiglie delle vittime dei malori improvvisi iniziassero a testimoniare, per chiedere verità. Verità su quelle morti, verità per quelle morti, come sta facendo il padre di Raffaella. «Avrei bisogno di Raffaella, dice tra le lacrime, ma indietro non si torna. Però è fondamentale almeno sapere quello che è successo, questo glielo dobbiamo a lei, alla mamma, al figlio, al marito, a tutti quelli che le volevano bene. Sapere alla fine cosa è successo, Raffaella è morta per?». Il racconto del padre è straziante, è un uomo che non riesce a darsi pace per quello che è successo. «Il marito, che non era in casa con lei, ha provato a chiamarla più volte, ma lei non ha mai risposto, allora si è insospettito e ha chiamato mia moglie preoccupato. Per fortuna mia moglie aveva le chiavi della loro nuova casa, si erano trasferiti da poco, e si è precipitata lì. L’ha trovata riversa nel bagno con il bambino che dal fasciatoio era caduto per terra. I sanitari che sono accorsi poco dopo non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, anche mia moglie ha provato a farle il massaggio cardiaco, ma nulla. Era già morta». La famiglia di Raffaella vuole risposte, capire perché una giovane sana è morta all’improvviso. Ma purtroppo il suo non è un caso isolato. Il numero dei poliziotti vaccinati morti all’improvviso è in continuo aumento, come conferma Antonio Porto, segretario generale nazionale di Osa polizia. «Qua abbiamo colleghi giovani, 29, 34, 40 anni che sono morti per malori improvvisi, persone che stavano bene. Siamo a conoscenza che nell’ultimo mese, dal 15 dicembre ad oggi, sette poliziotti sono deceduti per malori improvvisi e nell’ultimo anno siamo quasi sulla cinquantina se non di più».Il problema infatti è che non esistono statistiche ufficiali, e proprio per questo il sindacato Osa polizia ha mandato al ministero dell’Interno una richiesta, vuole sapere i dati precisi delle morti dato che c’è stato, come si legge nel documento, un «aumento esponenziale dei decessi per malore improvviso determinatesi tra gli operatori della polizia di Stato». La situazione sembra davvero preoccupante. Ma non solo, anche nella polizia penitenziaria c’è la stessa, tragica situazione. Aldo Di Giacomo, segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria sta cercando con forza di sollevare il problema: «Negli ultimi 13 mesi abbiamo avuto 41 poliziotti penitenziari che sono morti di malore improvviso, con un aumento del 200% rispetto alla media degli anni pre pandemia, e anche se non esiste una statistica interna o dell’Istat, questi dati ci preoccupano molto».Insomma tra polizia e polizia penitenziaria i dati mostrano che c’è qualcosa che non va e messi insieme descrivono una situazione molto simile: nell’ultimo anno sono morti circa 50 poliziotti per malori improvvisi, sette nell’ultimo mese, mentre nella polizia penitenziaria in 13 mesi sono morti 41 agenti, il 200% in più rispetto agli anni pre pandemia. Ma allora perché nessuno affronta un problema che non può più essere più nascosto? Alla luce di tutto questo è evidente l’importanza delle testimonianze dei parenti delle vittime. Se sempre più persone decidessero di sollevare il problema, allora il problema non potrebbe più essere ignorato e finalmente si potrebbe fare luce su quello che sta accadendo. Anche perché, come spiega il sindacalista dell’Osapp, Aldo Di Giacomo: «In Italia abbiamo delle grandi difficoltà, primo fra tutte non si indaga. Noi abbiamo chiesto di avere chiarezza su queste morti, perché è giusto che venga data una risposta in tempi rapidi, anche perché se si continua così a nascondere sempre il problema, tutte queste morti non avranno mai una risposta».Quando si indaga però le risposte arrivano. Come è successo per la morte di Davide Villa, poliziotto della squadra mobile di Catania, che prima del vaccino contro il Covid era perfettamente sano. L’avvocato del fratello di Davide Villa, Fabrizio, raggiunto dai microfoni di Fuori dal Coro, racconta quello che è avvenuto dopo la morte del poliziotto. «Si sono aperte le indagini sul decesso, anche perché era il primo decesso in assoluto per Astrazeneca, almeno in Italia. L’autopsia viene affidata a un team di consulenti che stabilisce che c’è un nesso di causalità tra il decesso di Davide Villa e il vaccino Astrazeneca». Il poliziotto Davide Villa è morto a causa del vaccino, questa è l’atroce verità che emerge dalle indagini. Eppure sia lui che Raffaella De Luca erano in perfetta salute e sottoposti a frequenti controlli sanitari. Nelle forze di polizia la buona salute è un requisito fondamentale, come spiega il sindacalista di Osa, Antonio Porto: « Per entrare nella polizia occorre superare visite mediche specifiche, dunque la presenza di morti improvvise è ancora più allarmante e richiede verifiche. Noi abbiamo la nostra carissima Raffaella De Luca che è morta dopo solo tre anni da quando è entrata in servizio. Quindi che cosa ha scaturito quella morte?».I familiari di Raffaella attendono con ansia la risposta a questa domanda. «Perché queste morti improvvise? - si chiede il papà di Raffaella tra le lacrime - Magari non dipendono dal vaccino perché ancora non lo possiamo dire, però il dubbio sorge. Perché se ne muore uno, poi due, poi tre… Le notizie oggi fanno presto a girare e questo porta che ognuno dei familiari si chiede ma perché è successo? Non è che sono i vaccini? Solo se si indaga si può capire se i vaccini c’entrano oppure no».Solo se indaga, appunto. E tutta questa situazione potrebbe cambiare radicalmente soprattutto quando i familiari delle vittime di malore improvviso inizieranno a far sentire la loro voce.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)