Da anni gli abitanti del Gratosoglio sanno che alcune vie del quartiere sono fuori controllo a causa di risse, furti e vandalismo: «Dalla giunta Sala solo promesse».
Da anni gli abitanti del Gratosoglio sanno che alcune vie del quartiere sono fuori controllo a causa di risse, furti e vandalismo: «Dalla giunta Sala solo promesse».Un triangolo, tre punti di riferimento e una lunga lista di episodi che alimentano la sensazione di insicurezza. È così che i residenti di Gratosoglio, quartiere alla periferia Sud di Milano, descrivono la zona dove, pochi giorni fa, è morta Cecilia De Angelis, 71 anni, investita da quattro minorenni a bordo di un’auto rubata. Una sorta di cartina dei punti considerati più critici, che parte dalla Casa della Solidarietà - nota come «Casa gialla» - prosegue con il bar Campoverde e termina con la comunità minorile Oklahoma. A breve distanza, oltre il ponte sul Lambro in direzione Sudovest, si trova il campo rom regolare di via Chiesa Rossa. Prima di arrivarci, lungo il percorso, compaiono una trentina di costruzioni improvvisate, fatte di materiali di fortuna, che ospitano decine di persone. Secondo gli abitanti, è difficile stabilire il numero esatto, poiché non vi è alcun censimento.Chi vive in zona - e preferisce non farsi identificare - ritiene plausibile che le famiglie legate ai ragazzi coinvolti nell’incidente si siano sistemate proprio in quell’area, dopo aver lasciato le precedenti sistemazioni. «Aspettiamo da anni che il Comune mantenga la promessa di intervenire», spiegano all’Adnkronos, parlando anche a nome del gruppo informale Social street, di cui la stessa Cecilia faceva parte. «Non siamo un’associazione, cerchiamo di animare il quartiere e mantenere i contatti con le istituzioni». Due anni fa, in un’area agricola non lontana da Gratosoglio e dal quartiere Le Terrazze, un coltivatore aveva avviato una piccola produzione di riso. L’iniziativa però è stata abbandonata dopo continui episodi di danneggiamento: campi dati alle fiamme e raccolti compromessi. «Ha preferito rinunciare», ricordano i residenti, «per quieto vivere. Una condizione che in zona non c’è più da anni».Il percorso della paura inizia in via Saponaro, luogo dell’investimento, dove si trova la Casa della solidarietà dei Fratelli di San Francesco. La struttura fornisce pasti e assistenza a chi ne ha bisogno, ma - raccontano - attira anche persone con precedenti penali, che spesso restano nei paraggi tutto il giorno, a ridosso di aree scolastiche e spazi per bambini. Proseguendo lungo la stessa strada si incontra il bar Campoverde, che ha cambiato gestione senza però, secondo i residenti, modificare la frequenza di liti e discussioni all’esterno: «Le risse davanti al locale sono quasi quotidiane». L’ultimo vertice del triangolo è la comunità Oklahoma, che accoglie minori stranieri non accompagnati. «Anche qui», proseguono, «ci sono problemi che si ripercuotono sul quartiere: vandalismi, furti, risse». L’itinerario verso le baracche abusive passa per via Costantino Baroni e raggiunge un piccolo ponte sul Lambro. Oltre il fiume, in via Rozzano, l’area che un tempo ospitava orti non autorizzati è oggi occupata da capanni e rifugi improvvisati. L’accesso, visibile anche su Google maps, dovrebbe condurre verso Assago, ma viene spesso segnalato come ostruito da cumuli di rifiuti, veicoli abbandonati o rubati e resti di animali. In passato, durante l’estate, incendi nell’area avevano reso l’aria irrespirabile.Non mancano episodi legati all’abbandono di rifiuti e agli sversamenti nel fiume, dovuti all’assenza di servizi igienici. Inoltre, nei fine settimana, l’area è frequentata da gruppi numerosi, in particolare comunità sudamericane, che organizzano picnic e grigliate all’aperto: «Si accumula altra spazzatura», osservano i residenti, ricordando che dopo anni e molte richieste è stata realizzata una pista ciclabile che ha migliorato i collegamenti con la città, ma il tracciato si ferma proprio in questa zona. Il vicino Comune di Rozzano, amministrato da Mattia Ferretti De Luca, è intervenuto con sgomberi nella propria porzione di territorio, mentre dal capoluogo, spiegano che si attende ancora un’ordinanza da parte della giunta Sala.
Pierpaolo Bombardieri (Ansa)
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