
Percorsi da seguire da soli (via app) o accompagnati da guide. Da non perdere le mostre sui ghiacciai di Sebastião Salgado.L'articolo contiene una gallery fotografica.Un susseguirsi di ponti: il periodo che va da aprile a giugno si prospetta come fertile da ogni punto di vista. Non solo le giornate si allungano, con il sole che ricomincia a fare capolino, ma sono diverse le giornate che possono essere dedicate a viaggi più o meno lontani, da Pasqua alla Festa della Repubblica.Il Trentino è pronto ad accogliere i visitatori con molte proposte interessanti, che spaziano dalla scoperta della natura agli approfondimenti culturali.La formula perfetta è quella del trekking urbano: camminare e, contemporaneamente, osservare palazzi e montagne, opere d’arte e piazze cittadine è un allenamento per tutti e cinque i sensi, oltre che per il corpo. Lo si può fare guidati da esperti o in autonomia, con l’aiuto di mappe e app.Trento e Rovereto, in particolare, sono le mete ideali di chi ha bisogno di sorprendersi. Si prendano ad esempio le cariatidi che si trovano all’esterno di un negozio nel centro di Rovereto. Non due semplici sculture, bensì il frutto del genio di Fortunato Depero, futurista della metà del secolo scorso. Rovereto, in generale, è una fucina di possibili esperienze: sono ben sette i trekking urbani che si possono praticare da maggio a dicembre, ciascuno focalizzato su un tema specifico.C’è il percorso che raccontano il dominio veneziano e quello che si concentra sul Liberty, per dirne due. In particolare, però, segnaliamo «Camminando nella pace», itinerario dedicato al centenario della Campana dei caduti, che ricorre proprio quest’anno (primo appuntamento: 31 maggio). Un tragitto emozionante, durante il quale osservare in silenzio la famosa campana fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla prima guerra mondiale. Ogni giorno, all’ora del tramonto, cento rintocchi risuonano nella vallata come monito contro la guerra.Altro interessante viaggio è «Seguendo un filo di seta», che ripercorre il rapporto di Rovereto con la lavorazione di questo materiale durante il 1700. Un trekking che porta dalla sala a tema del Museo della Città al borgo S. Tomaso, dove visitare il filatoio Colle Masotti. Tutti i trekking urbani sono consultabili sul sito www.visitrovereto.it.Per rimanere in tema di racconti, è possibile entrare in un’altra delle trame roveretane presso il Teatro Zandonai, accompagnati da due voci in dialogo: una guida turistica e un tecnico esperto. Ad attendere gli appassionati di teatro sarà, alla fine, un brunch a base di prodotti del territorio, dai formaggi al tortel di patate, dall’orzetto con verdure allo strudel di mele. Il tutto accompagnato da un calice di Trentodoc. A Trento, invece, si può andare alla ricerca dei luoghi che del famoso Concilio: se entrando in cattedrale si possono rivivere con l’immaginazione le solenni sessioni che vi si tennero, nel castello del Buonconsiglio si può ammirare un dipinto su una congregazione generale in Santa Maria Maggiore. Altri luoghi iconici della storia trentina sono piazza Cesare Battisti, Le Albere (quartiere progettato da Renzo Piano) e, in generale, il Sas, termine con cui gli abitanti intendono il centro storico, che forma un vero e proprio quadrilatero.Esiste anche la Trento sotterranea, in cui è conservata la memoria del magnificum municipium romano, di cui la Villa di Orfeo è uno degli esempi più mirabili. A chi, invece, non ha paura di camminate più impegnative, si consigliano i sentieri della Marzola o sul Sorasas, dove si visitano le trincee della prima guerra mondiale.Le due città, infine, sono unite da una mostra diffusa: Ghiacciai, del fotografo brasiliano Sebastião Salgado, è ospitata in contemporanea da Mart e Muse nell’anno internazionale dedicato ai ghiacciai. Arte e scienza unite al servizio di un tema di urgente attualità, illustrato a Rovereto da 50 fotografie che raccontano la poetica ma anche l’attivismo dell’artista; a Trento, invece, a parlare è un’installazione site specific negli spazi del Grande Vuoto progettato da Renzo Piano.In qualunque frammento di storia o contemporaneità ci si imbatta, a contare è l’esperienza che se ne fa.
Ansa
Slitta a oggi il termine per le modifiche alla manovra. Spunta bonus per le scuole private.
Rush finale per gli emendamenti alla manovra. È slittato a oggi il termine per la presentazione dei cosiddetti segnalati. Significa che le 5.742 proposte di modifica del testo iniziale, saranno ridotte a 414. Sempre oggi si svolgerà un pre Consiglio dei ministri in vista del cdm di domani. Uno dei punti all’ordine del giorno è lo schema di disegno di legge che prevede l’istituzione del Registro unico nazionale dei dispositivi medici impiantabili. Sono poi previsti due schemi di decreto legislativo. Il primo su Terzo settore, crisi d’impresa, sport e Iva. Il secondo, introduce integrazioni per Irpef e Ires, tocca la fiscalità internazionale, le imposte sulle successioni e donazioni e di registro, con modifiche anche allo Statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie. Si affronterà poi l’adeguamento alla normativa europea. Vengono esaminati in via definitiva i decreti relativi alle sanzioni per chi viola gli obblighi sui carburanti sostenibili per l’aviazione (Saf).
Lucio Malan (Ansa)
La mossa di Lucio Malan ricorda che 275 miliardi di riserve sono del Paese. Anche se non ne può disporre per le regole europee.
Ci sono diversi modi per mandare frecciatine nemmeno tanto trasversali verso la Banca d’Italia, l’Eurosistema e la Ue. Uno è quello di voler stabilire in modo inequivocabile chi è il proprietario delle riserve auree detenute e gestite dalle stanze di Palazzo Koch.
Dopo un tentativo simile durante il governo Conte uno, a opera del senatore leghista Claudio Borghi, venerdì è stato il senatore Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato, con altri quattro senatori del suo partito, ad apporre la propria firma su un lapidario emendamento alla legge di Bilancio 2026: «Le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano».
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa podcast del 19 novembre con Flaminia Camilletti
Roberto Calderoli e Luca Zaia (Ansa)
Attilio Fontana e Luca Zaia siglano le pre-intese su Protezione civile, professioni, previdenza integrativa e sanità. Il Doge: «Subito 300 milioni agli ospedali». Roberto Calderoli: «Federalismo fiscale entro marzo o saltano 32 miliardi di Pnrr».
Diciotto novembre. Data storica. Un anno dopo l’intervento della Corte costituzionale che ha fermato, di fatto, l’entrata in vigore della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, sono arrivate le prime storiche pre-intese tra i governatori di Veneto e Lombardia con il ministro degli Affari regionali su quattro materie: Protezione civile, professioni, previdenza complementare e gestione finanziaria della sanità. Nella Costituzione c’è scritto che sono 23 le materie che possono essere affidate in gestione alle Regioni, ma 15 sono «protette» dai Lep, ovvero bisogna fissare i Livelli essenziali di prestazione prima di procedere alla devoluzione. «Entro la legislatura», saranno fissati i criteri per i Lep ha annunciato Roberto Calderoli ieri mattina a Palazzo Balbi, la sede della Regione Veneto, durante la firma dell’accordo con Luca Zaia.






