2019-06-27
Totonomi Olimpiadi, spunta Gandini ex manager del Milan amico di Giorgetti
Entro metà luglio il Cio vuole sapere chi sarà a gestire l'evento. E dietro le quinte già si consumano le prime trame politiche.In attesa dell'11 luglio - quando si radunerà per la prima volta a Milano il gruppo dei vincitori delle Olimpiadi invernali del 2026 - continua la girandola di nomi per la poltrona più importante del comitato organizzatore di Milano-Cortina 2026. È quella di amministratore delegato o di direttore generale dell'evento (bisognerà ancora capire la struttura organizzativa), un manager che sia capace di gestire e organizzare con sapienza il miliardo di euro che pioverà a breve su Lombardia e Veneto. Il tempo stringe. Entro la fine di luglio, massimo a settembre, il Coni dovrà comunicare al Cio la governance. Chi avrà in mano le chiavi e chi prenderà le decisioni. Si cerca un profilo di Ceo esperto ma anche un appassionato di sport. Ieri il Corriere della Sera suggeriva l'ex amministratore delegato di Rcs e di Vodafone Europa Vittorio Colao, manager che viene spesso accostato a diversi incarichi di prestigio. A quanto risulta alla Verità, invece, uno dei possibili aspiranti a questa poltrona così ambita è invece Umberto Maria Gandini, nato a Varese nella culla della Lega, molto in sintonia con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, un passato nel gruppo Fininvest, ma soprattutto nel Milan e nella Roma. Gandini è considerato uno dei massimi esperti di sport, nello specifico il calcio, con una rete di contatti nazionali e internazionali di altissimo profilo. Nei mesi scorsi si era parlato di un suo possibile ritorno a Milanello nella nuova gestione Elliot con la presidenza dell'ex Eni Paolo Scaroni, poi tutto si è cristallizzato. Non solo. Il suo nome era tornato a circolare anche pochi mesi fa, a marzo, come possibile candidato al consiglio di amministrazione della società Sport & Salute, ex Coni servizi e nuova cassaforte dello sport italiano, dove invece la spuntò Rocco Sabelli, ex Alitalia, designato agli inizi di maggio presidente con funzioni di amministratore delegato. E ancora agli inizi di giugno si era parlato di una possibile nomina di Gandini come amministratore delegato della nuova Fiorentina di Rocco Commisso. Poi anche questa eventualità è stata scartata. L'ex direttore generale del Milan di Silvio Berlusconi era considerato una sorta di ministro degli Esteri. A Roma il ricordo è meno avvincente, anche perché in questi anni i giallorossi hanno dovuto affrontare le inchieste sullo stadio e il confronto, esploso nelle ultime settimane, tra la proprietà americana di James Pallotta e la vecchia guardia di Francesco Totti e Daniele De Rossi. Ora il suo nome ricomincia a circolare per le Olimpiadi. I ben informati sostengono abbia un ottimo rapporto con Giorgetti, i due sono buoni amici. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio della Lega sarà l'uomo di punta nella gestione del comitato olimpico, in abbinata con Giovanni Malagò e gli altri attori istituzionali, da regione Lombardia e regione Veneto, da Milano a Cortina. Il governatore Luca Zaia e il sindaco Giuseppe Sala hanno già messo le mani avanti, niente amici degli amici, bisogna cercare un manager fidato. Malagò ha già annunciato che sarà presidente senza deleghe. Pronto a ricandidarsi alla presidenza del Coni, il numero uno del Circolo Aniene si farà di sicuro sentire nella fase organizzativa. Per capire qualcosa di più sulla nuova macchina amministrativa che porterà il nostro Paese verso le Olimpiadi invernali del 2026 gli occhi sono tutti puntati su un prestigioso club sciistico, il club 18 di Cortina, vero e proprio avamposto della classe dirigente italiana sulle Dolomiti. L'esclusivo circolo sciistico, infatti, vanta soci come lo stesso Malagò, come Scaroni (la figlia Clementina è segretario generale), Luca Cordero di Montezemolo, Martina Mondadori, i fratelli Marzotto. Un tempo era iscritto anche l'avvocato Gianni Agnelli, ex patron della Fiat. Chi sarà nominato amministratore delegato delle Olimpiadi resterà in carica per sette anni. Un nome che continua a circolare è quello di Deborah Compagnoni, storica sciatrice che vinto una medaglia d'oro in tre diverse edizioni dei giochi olimpici invernali. Nata a Bormio, è sposata con Alessandro Benetton, secondogenito della dinastia della famiglia Benetton. Ma più che ex atleti serviranno manager. «Penso entro la fine di luglio sarà costituito tutto lo staff delle persone che dovranno occuparsi della gestione», ha ribadito ieri Attilio Fontana, il presidente di regione Lombardia, iniziando a tracciare l'agenda e i tempi di lavoro per la futura governance e la scelta del manager per la gestione delle Olimpiadi 2026. Roberta Guaineri, invece, assessore allo Sport del comune di Milano, ieri ha spiegato che «è prematuro fare questi discorsi oggi, bisogna ancora valutare come fare il Comitato organizzatore, quale tipo di impostazione dargli, non è giusto fare discorsi sulle persone in questo momento. Capiamo come sarà la struttura, poi riempiremo le caselle». Sarà sbagliato ragionare sui nomi, ma nel dietro le quinte delle Olimpiadi invernali non si parla d'altro.