![Lo scoop sui «fondi neri di Toti»? Una bufala inventata dai giornalisti](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy81MjMwODUxOS9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc0MjM1OTgyOX0.lrIy0zt22kHBiq-GDlJd3cFYCatlbsyERqm3Zq64-rY/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=0%2C0%2C0%2C0)
Giovanni Toti (Imagoeconomica)
Dopo due settimane un pool di testate ripesca dalle carte un passaggio di soldi tra due conti correnti usati per le «spese politiche» e monta un caso su un episodio che per gli investigatori è irrilevante.
La pellicola, su Amazon Prime Video da giovedì 25 luglio, è una sorta di Bastardi senza gloria, riletto, però, attraverso la lente di Guy Ritchie. Quella lente pop, a tratti grottesca, una lente colorata e divertita, capace di mettere in luce le contraddizioni e le piccole volgarità dell’essere umano.