2023-02-01
«Togliete l’immunità a Cozzolino»
La commissione Juri dell’Europarlamento si è espressa sul dem e su Marc Tarabella, domani tocca all’Aula. Rinviata al 9 febbraio l’udienza per la consegna al Belgio di Monica Rossana Bellini.Si deciderà domani il destino giudiziario degli eurodeputati Andrea Cozzolino e Marc Tarabella, coinvolti nell’inchiesta sul cosiddetto Quatargate, quando, a partire dalle 11, la plenaria del Parlamento europeo voterà sulla revoca dell’immunità ai due politici. Un primo via libera è arrivato ieri dalla commissione Juri (la principale della commissione giuridica del Parlamento europeo) i cui componenti hanno votato all’unanimità la proposta di revoca dell’immunità, alla quale avevano già dato l’ok i diretti interessati. In caso di conferma da parte dell’aula, il giudice istruttore Michel Claise avrà quindi mano libera nei confronti di Cozzolino e Tarabella. A coinvolgere i due eurodeputati sono state le dichiarazioni rese agli inquirenti di Bruxelles dall’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri e dal suo assistente Francesco Giorgi, approdato poi nello staff di Cozzolino. Panzeri, arrestato (come Giorgi) il 9 dicembre scorso ha iniziato da alcune settimane a collaborare con gli inquirenti. Intanto ieri la Corte d’appello di Milano ha deciso di rinviare al prossimo 9 febbraio l’udienza per decidere sulla consegna al Belgio di Monica Rossana Bellini, commercialista della famiglia di Panzeri, anche lei arrestata lo scorso 18 gennaio. Un rinvio, a quanto si è saputo, definito «istruttorio» sulla base del quale i giudici chiederanno con un provvedimento formale ulteriori informazioni e documentazione sulla posizione della commercialista ai magistrati di Bruxelles. Nell’udienza a porte chiuse, gli avvocati della Bellini, Franca De Candia e Liliana Crescimanna, avrebbero infatti chiesto una «integrazione istruttoria», in particolare su documentazione, trasmessa solo in francese nei giorni scorsi dal Belgio. A seguito del rinvio disposto dalla quinta sezione penale della Corte milanese (presidente del collegio Antonio Nova), verranno predisposte le nuove richieste sulla documentazione, che saranno poi riassunte in un provvedimento da trasmettere, attraverso il ministero della Giustizia, agli inquirenti di Bruxelles. Per Claise, come si legge negli atti finora trasmessi all’Italia, la commercialista avrebbe avuto «un ruolo importante nell’ambito del rimpatrio dei contanti», ossia le presunte tangenti, «provenienti dal Qatar», assieme «a Silvia Panzeri», figlia dell’ex eurodeputato, anch’essa arrestata il 9 dicembre insieme alla madre Maria Dolores Colleoni, entrambe scarcerate nei giorni scorsi dopo la rinuncia all’estradizione delle due donne da parte della magistratura belga. Secondo le accuse, sarebbe stata la Bellini, su input di Panzeri, a mettere in piedi «una struttura di società per garantire un flusso di denaro con apparenza legale». Questo giornale aveva raccontato in esclusiva, il 19 dicembre, la genesi di una delle società, la Equality consultancy srl (citata nel mandato di arresto della Bellini), costituita Il 28 dicembre 2018, cinque mesi prima delle elezioni europee del 2019, con sede legale a Opera, in provincia di Milano, proprio nello studio della commercialista. Le accuse di Bruxelles si basano su una dichiarazione resa da Giorgi: «All’inizio del 2019, credo, Panzeri ha pensato che, invece, di prendere contanti sarebbe stato preferibile creare una struttura giuridica all’interno della quale avremmo potuto avere una partecipazione- principalmente lui, perché io avevo il mio lavoro - e quindi gestire il flusso di denaro in modo legale. Per questo Panzeri si è rivolto alla sua commercialista, Monica Bellini che tra l’altro è andata in Qatar con Panzeri durante i mondiali. Una società di consulenza, Equality, è stata fondata in Italia».
Dario Franceschini (Imagoeconomica)
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