2024-09-18
La Germania prova a blindarsi ma la lotta al terrorismo islamico è una corsa contro il tempo
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Il terrorismo islamico ha colpito ripetutamente il Paese negli ultimi mesi, alzando il livello di allerta. Ma il jihadismo è profondamente radicato anche per errori commessi in passato da Berlino. Con 4,6 milioni di musulmani sul territorio, il proselitismo trova terreno fertile.Lo scorso 13 settembre un uomo siriano di 27 anni, sospettato di avere legami con l’Islam radicale, è stato arrestato in Germania con l'accusa di aver pianificato un attacco con un machete contro soldati tedeschi. La notizia è stata riportata dall'agenzia di stampa France Presse che cita la Procura di Monaco. Secondo un comunicato della Procura l’arresto è avvenuto «dopo che l'uomo aveva acquistato due machete, con l’intenzione di attaccare, in una città della Baviera, soldati dell’esercito tedesco durante la loro pausa pranzo, cercando di ucciderne quanti più possibile». L'attacco era previsto nel comune di Hof, a circa 150 chilometri a nord di Norimberga. La sezione della Procura di Monaco responsabile della lotta contro l’estremismo e il terrorismo sta conducendo l'indagine perché il timore è che l’uomo avesse dei complici. I servizi di sicurezza tedeschi sono in stato di allerta dopo un attacco con coltello a Solingen alla fine di agosto, rivendicato dall’ Isis. L'attacco ha provocato tre morti, e il sospetto autore, un siriano di 26 anni, è stato arrestato poco dopo l'accaduto. Qualche giorno prima il 5 settembre, un ragazzo austriaco-bosniaco di 18 anni, armato di fucile, è stato ucciso mentre tentava di compiere un attacco vicino a un museo e al Consolato israeliano di Monaco. Gli investigatori hanno confermato che il sospettato era già noto alle autorità per legami con il terrorismo ed era stato bandito dal possesso di armi. La sparatoria è avvenuta nel 52° anniversario dell'attacco da parte di militanti palestinesi agli atleti israeliani durante le Olimpiadi di Monaco del 1972 (11 morti), un evento simbolico poiché l'Europa ha visto una crescente attività jihadista in seguito all'offensiva di Hamas del 7 ottobre e al successivo conflitto con Israele.Il giorno dopo un uomo di 29 anni di cittadinanza albanese si è recato presso una stazione di polizia a Linz am Rhein, in Germania, gridando «Allahu Akbar» e dichiarando ad alta voce l'intenzione di uccidere agenti delle Forze dell'ordine. Durante le indagini è stata trovata una bandiera dell'Isis disegnata sul muro del suo appartamento. Questi eventi si sono verificati subito dopo un editoriale pubblicato sulla newsletter settimanale dell'Isis al-Naba che celebrava l'attacco con coltello di Solingen e incitava a compiere ulteriori violenze in Occidente. Questo attacco, che ha avuto luogo durante un evento per celebrare la fondazione della città, ha provocato almeno tre morti e otto feriti. L'agenzia di stampa Amaq dello Stato islamico ha definito l'assalitore «un soldato dello Stato islamico che colpiva i cristiani per vendicare i musulmani in Palestina e altrove». Poco dopo l'inizio della guerra l'Isis ha pubblicato un editoriale nella sua newsletter settimanale al-Naba, intitolato «Passi pratici per combattere gli ebrei» in cui si esortava i suoi seguaci a prendere di mira «la presenza ebraica in tutto il mondo», incluse le Ambasciate israeliane. L'articolo incitava anche i sostenitori a usare qualsiasi mezzo per compiere attacchi, dalle cinture esplosive alle armi da fuoco. L'Isis-Khorasan (Isis-K), considerata dal Governo tedesco come la più grande minaccia per la sicurezza della Germania, ha tradotto questo editoriale in inglese e ha distribuito un poster intitolato «Modi pratici per affrontare gli ebrei», chiedendo agli adepti di effettuare attacchi a luoghi turistici, istituzioni educative e concerti.L’età dell’oro dell’Islam radicale in GermaniaIl vento della jihad soffia impetuoso in Germania dalla metà degli anni ‘80 grazie all’arrivo nel Paese di decine di predicatori estremisti allora finanziati dall’Arabia Saudita che hanno allevato un’ intera generazione di estemisti, tra i quali molti convertiti, come Pierre Vogel-Abu Hamza e moltissimi altri, senza dimenticare la massiccia presenza dei Fratelli musulmani arrivati a migliaia in Germania dall’Egitto e dalla Siria come rifiugiati. In Germania tra il 1990 e 2014 l’islam radicale ha vissuto una vera e propria età dell’oro, un periodo nel quale sono nate centinaia di associazioni, moschee, centri culturali spesso gestiti da imam estremisti o peggio. Dopo aver tanto seminato gli estremisti islamici hanno visto i loro sforzi premiati con la nascita di una vera e propria società parallela in molte città tedesche a partire dalla capitale Berlino definita non a torto «la capitale dei salafiti in Europa». Un clima del genere ha fatto sì che allo scoppio della guerra siriana gli estremisti islamici tedeschi hanno risposto in massa alla chiamata dei gruppi jihadisti e sono partiti in massa per il «Siraq». Secondo l’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, almeno 1.100 cittadini tedeschi si sono recati in Siria e in Iraq per unirsi alla jihad. La maggior parte di loro è partita nel 2013 e nel 2014 ed è provato che almeno 200 di queste persone sono morte in battaglia, mentre circa 800 islamisti tedeschi sono stati catturati. Di alcuno di loro non si sa più nulla, mentre 80-100 combattenti sono rientrati in patria talvolta con le famiglie, rappresentando una costante minaccia alla sicurezza dello Stato. La Germania invece di far tesoro degli errori commessi -vedi l’immigrazione incontrollata dai Paesi musulmani, oppure dai Balcani (dove l’estremismo dilaga da decenni)- nell’estate del 2015 l’allora Cancelliera tedesca Angela Merkel prese la decisione (senza consultare nessuno) di far entrare in Germania più di un milione di rifugiati. Un gesto dal punto di visto umanitario di altissimo profilo. Ma dal punto di vista della sicurezza e del costi sociali si può affermare che si tratta di un vero disastro. Nel 2023 la Polizia ha identificato 923.000 presunti autori di reati di origine straniera, ovvero il 41.1% di tutti i sospetti arrestati.Germania sotto attaccoLa Germania è stata individuata dai jihadisiti come uno degli obiettivi principali con minacce rivolte in particolare agli eventi sportivi, come la Coppa Europa in Germania e le Olimpiadi estive di Parigi. A maggio l'Isis-K ha minacciato di colpire stadi a Berlino, Dortmund e Monaco attraverso la sua rivista Voice of Khorasan. A giugno un affiliato tagiko dell'Isis-K, che aveva cercato di lavorare agli eventi del torneo Euro 2024 è stato arrestato all'aeroporto di Colonia.L'Isis-K e i suoi sostenitori sono attivi in Germania almeno dal 2020, quando quattro cittadini tagiki furono arrestati per aver pianificato attacchi contro basi militari statunitensi in Germania, in contatto con membri dell'Isis in Afghanistan e in Siria. Nel 2023, una rete dell’Isis Khorasan è stata smantellata in Germania e nei Paesi Bassi e alla fine dello stesso anno una cellula di estremisti dell'Asia centrale è stata arrestata in Germania e in Austria per aver pianificato attacchi durante le festività natalizie. A marzo 2024 due uomini legati all'Isis-K sono stati arrestati in Germania per aver preparato un attentato contro il Parlamento svedese a Stoccolma, mentre il 24 marzo l’Isis-K ha messo a segno un devastante attacco terroristico nella sala concerti del Crocus City Hall a Krasnogorsk, nell'Oblast di Mosca dove ha fatto almeno 150 morti e centinaia di feriti. Ulteriori attività della propaggine dell’Isis sono state registrate in Francia, Belgio e Austria.L'Isis vede la Germania come un'opportunità per lanciare attacchi, dato il numero significativo di musulmani nel Paese (4.6 milioni) senza contare le 4.000 conversioni all’islam ogni anno. La Germania è diventata un obiettivo prioritario per lo Stato islamico dopo essersi unita alla coalizione contro il gruppo terroristico nel 2015, in risposta agli attentati di Parigi del novembre dello stesso anno. Negli anni successivi il Paese ha subito numerosi attacchi, tra cui l'attacco con veicolo del dicembre 2016 ai mecatini di Natale di Berlino che ha causato 13 morti e oltre 50 feriti. Ora, di fronte alla crescente minaccia jihadista, da lunedì 16 settembre la Germania estenderà i controlli alle frontiere interne per un periodo di sei mesi. Un monitoraggio più pressante era già partito in estate a causa dei Campionati europei di calcio, implementando controlli più rigorosi alle frontiere, deportazioni più severe e riconoscimento facciale per identificare i criminali. Obiettivo: intercettare estremisti, terroristi e i loro affiliati.In Germania sono attualmente in discussione nuove politiche, come la possibilità di effettuare perquisizioni domiciliari preventive nel contesto delle indagini antiterrorismo. Queste misure riflettono l'urgenza con cui il Paese sta affrontando la crescente minaccia del terrorismo jihadista. Tuttavia, la situazione è molto difficile. Gruppi come l'Isis e l’Isis-K continuano a compiere attacchi, così come Hamas ed Hezbollah usano la Germania per finanziarsi cercando di sfruttare le evidenti vulnerabilità presenti nelle capacità di sicurezza e dell’inteligence, un Paese che è già sotto pressione per altre minacce,vedi lo spionaggio e il sabotaggio provenienti da Russia, Iran e Cina. Oltre a tutto ciò si aggiungono anche le sfide poste dagli estremisti di destra e di sinistra. Infine, mentre scriviamo, il centro islamico al-Salam che si trova nella città di Fürstenwalde (Stato federale di Brandeburgo) è stato chiuso dalle autorità. Sono state condotte perquisizioni nei locali del centro, oltre che in appartamenti nel Brandeburgo e a Berlino. Le indagini hanno provato che la moschea al-Salam è legata ai Fratelli Musulmani e ad Hamas, sua emanazione armata e da qui la messa bando. Ma per una moschea estremista che chiude altre aprono.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.