Terapie, isolamento, card, tamponi. Tutte le follie della Covid-burocrazia

Terapie, isolamento, card, tamponi. Tutte le follie della Covid-burocrazia
Ansa
  • Le istruzioni irrealistiche sul sequenziamento, la trafila per ottenere i monoclonali, le regole contraddittorie sulle quarantene familiari, i bachi nel sistema dei certificati verdi: per il Paese reale l’epidemia è una tagliola.
  • New York cura prima neri e ispanici. Sia lo Stato sia la Grande Mela danno priorità nei trattamenti antivirus alle minoranze etniche: «Rischiano di più per le diseguaglianze». Corsie riservate anche per i tamponi.

Lo speciale contiene due articoli.

Così l’umanità distrugge il proprio futuro mentre cerca l’immortalità
iStock
  • La denatalità colpisce ormai Paesi ricchi e poveri. Un saggio di Paul Morland contesta falsi miti (come il legame tra più istruzione e meno figli) e suggerisce idee innovative.
  • Nel suo «La terra al di là», il visionario autore americano Gene Wolfe presenta uno scrittore di guide turistiche rinchiuso senza motivo nella prigione di un Est totalitario. Ma le cose non sono sempre come sembrano.
  • Il fumettista Inio Asano immagina un mondo dove il capitalismo della sorveglianza ha trionfato e per accedere ai servizi serve una tessera. Ricorda qualcosa?

Lo speciale contiene tre articoli.

«Esplicitiamo in Costituzione il primato del diritto nazionale»
Geminello Preterossi, docente di Filosofia del diritto e di Storia delle dottrine politiche all’Università di Salerno
Il professor Geminello Preterossi, docente di Filosofia del diritto e di Storia delle dottrine politiche all’Università di Salerno: «Nella Carta ci sono principi non modificabili dal Parlamento, figurarsi da Bruxelles. Eppure la Corte di giustizia Ue si è auto attribuita poteri tolti agli Stati».
Il pride di Budapest sbugiarda gli attacchi Ue a Orbán «dittatore»
Ansa
Nessuna repressione: Bruxelles critica l’Ungheria solo perché politicamente scomoda.
Claudio Borghi: «Il riarmo può falcidiare il welfare»
Claudio Borghi (Imagoeconomica)
Il leghista: «L’unico modo per spendere per la Difesa senza affondare è riscrivere il Patto di stabilità. Bisogna tornare alla Cee: era l’idea giusta di Europa. L’euro non è più il primo problema, ma i suoi squilibri restano».
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