2020-09-04
TeleTory, nasce la tv di destra che vuole il trono della Bbc (e i suoi spettatori)
Malumori nel pubblico per l'apertura agli omosex della storica emittente inglese. L'ex consigliere della May dietro Gb news.Fino a qualche decennio fa la Bbc era una certezza per i britannici. Bastava sintonizzarsi sui canali pubblici per trovare informazione e intrattenimento super partes, caratterizzati dalla gravità e dall'equilibrio ideali per rispecchiare il carattere del cittadino inglese medio. Uno stile impeccabile, con un accento pulito e un look senza eccessi, che di recente sta venendo meno. A dimostrarlo l'annuncio arrivato due giorni fa di una novità sorprendente all'interno del programma Strictly Come Dancing, il Ballando sotto le stelle inglese, che ha avuto per ospiti in passato politici, giornalisti, attori. Per la prima volta nella storia del varietà britannico, che macina consensi da 16 anni, nella prossima stagione ci sarà una coppia dello stesso sesso, che avrà come star la pugile Nicola Adams, oro olimpico per la Gran Bretagna a Londra e a Rio. Per spiegare la decisione l'atleta ha parlato di equità, di battaglia per i diritti di tutti, di omaggio alle scelte della Lgbt, la Lega che tutela omosessuali, trans e gay. Qualcuno ha applaudito via social media alla scelta, altri hanno invece storto il naso. Come c'era da aspettarsi, visto che quando lo scorso anno ci fu semplicemente un numero con i due ballerini Johannes Radebe e Graziano di Prima che danzavano insieme, i centralini della Bbc ricevettero parecchie chiamate di protesta.La scelta di onorare le nuove tendenze con questa coppia dello stesso sesso, però, è solo l'ultima trovata della emittente pubblica, che ha scatenato contestazioni. Pochi giorni fa lo stesso primo ministro Boris Johnson è sceso in campo bacchettando la Bbc perché nella serata finale dei Proms, la seguitissima stagione di concerti delle Bbc, non sono state trasmesse le parole delle canzoni Rule Britannia e Land of Hope and Glory. Ufficialmente a spingere i vertici della televisione in questa direzione è stato un problema di carattere tecnico, una scelta legata al Covid, ma molti sottolineano che in realtà si è evitato di pubblicare in sovraimpressione il testo delle canzoni per non indispettire coloro che stanno contestando gesta e protagonisti dell'Impero britannico, anche in ossequio al movimento Black lives matter. Un'altra presa di posizione politica precisa, che però ha scatenato i telespettatori. Tanto che secondo un sondaggio di Yougov il 59 per cento ha giudicato sbagliata l'iniziativa della Bbc e ha chiesto anche di non pagare più il canone. Una minaccia reiterata negli ultimi mesi e che porterebbe gravi problemi alla tv pubblica, che ha spazi pubblicitari ridotti rispetto a quella italiana. Considerate queste scelte estreme e le frequenti accuse di favoritismi verso la sinistra e verso gli europeisti, l'emittente nazionale non sta vivendo un periodo semplice. Assomiglia sempre di più a un colosso senz'anima e senza equilibrio, esposto alle contestazioni e anche agli attacchi. Non stupisce, dunque, che nell'area dei conservatori qualcuno stia pensando a creare un'alternativa. Si tratta di sir Robbie Gibb, che ha lavorato per vent'anni in Bbc come giornalista politico e poi responsabile dell'informazione politica, prima di diventare il consigliere di Theresa May. Brexitaro della prima ora, poco incline ai compromessi, agguerrito e scaltro, è un giornalista di razza ma anche uno che sa combattere nell'agone politico. Secondo alcune indiscrezioni sta lavorando alla creazione di un nuovo canale tv di informazione che dovrebbe essere meno vittima di pregiudizi e meno di parte. Si dovrebbe chiamare Gb News e potrebbe partire già all'inizio del prossimo anno. Tre gli obiettivi: risvegliare la Bbc dal suo torpore, creare alternative alle «battaglie estremiste» della rete pubblica e – forse soprattutto - andare a caccia di fondi sfruttando la pubblicità e anche ovviamente gli investitori interessati a risvegliare il mercato delle emittenti televisive. A quanto si ipotizza sir Robbie intende utilizzare delle piattaforme digitali simili ad esempio a Freeview e ha già ottenuto una licenza dall'ente regolatore Ofcom, che sarà operativa dal prossimi gennaio. Quanto alla squadra, potrebbero passare dalla sua parte Andrew Neil, uno degli intervistatori di punta della Bbc, che è amico fraterno di Gibb, e Julia Hartley-Brewer, che sarebbe disposta a lavorare per entrambe le emittenti.Gb News viene presentato per ora come un canale di informazione attivo 24 ore su 24, con l'ambizione di essere una fonte di notizie imparziale e credibile, un'alternativa sana rispetto a ciò che secondo Gibb sarebbe diventata la Bbc, dominata dalla sinistra e sempre pronta a sposare nuove cause estreme. L'imparzialità dovrebbe diventare la regola, per i giornalisti come per i vertici amministrativi. Eppure, qualcuno già pensato di soprannominare la nuova emittente come la televisione dei Tory, un veicolo di informazione e riflessione che non metta più o bastoni tra le ruote al governo Johnson, soprattutto nella fase di inizio Brexit, che sarà delicata. Una specie di versione televisiva dei tabloid che da sempre si schierano al fianco dei conservatori, in modo da polarizzare anche l'informazione video dopo quella della carta stampata.
La maxi operazione nella favela di Rio de Janeiro. Nel riquadro, Gaetano Trivelli (Ansa)
Nicolas Maduro e Hugo Chavez nel 2012. Maduro è stato ministro degli Esteri dal 2006 al 2013 (Ansa)
Un disegno che ricostruisce i 16 mulini in serie del sito industriale di Barbegal, nel Sud della Francia (Getty Images)
Situato a circa 8 km a nord di Arelate (odierna Arles), il sito archeologico di Barbegal ha riportato alla luce una fabbrica per la macinazione del grano che, secondo gli studiosi, era in grado di servire una popolazione di circa 25.000 persone. Ma la vera meraviglia è la tecnica applicata allo stabilimento, dove le macine erano mosse da 16 mulini ad acqua in serie. Il sito di Barbegal, costruito si ritiene attorno al 2° secolo dC, si trova ai piedi di una collina rocciosa piuttosto ripida, con un gradiente del 30% circa. Le grandi ruote erano disposte all’esterno degli edifici di fabbrica centrali, 8 per lato. Erano alimentate da due acquedotti che convergevano in un canale la cui portata era regolata da chiuse che permettevano di controllare il flusso idraulico.
Gli studi sui resti degli edifici, i cui muri perimetrali sono oggi ben visibili, hanno stabilito che l’impianto ha funzionato per almeno un secolo. La datazione è stata resa possibile dall’analisi dei resti delle ruote e dei canali di legno che portavano l’acqua alle pale. Anche questi ultimi erano stati perfettamente studiati, con la possibilità di regolarne l’inclinazione per ottimizzare la forza idraulica sulle ruote. La fabbrica era lunga 61 metri e larga 20, con una scala di passaggio tra un mulino e l’altro che la attraversava nel mezzo. Secondo le ipotesi a cui gli archeologi sono giunti studiando i resti dei mulini, il complesso di Barbegal avrebbe funzionato ciclicamente, con un’interruzione tra la fine dell’estate e l’autunno. Il fatto che questo periodo coincidesse con le partenze delle navi mercantili, ha fatto ritenere possibile che la produzione dei 16 mulini fosse dedicata alle derrate alimentari per i naviganti, che in quel periodo rifornivano le navi con scorte di pane a lunga conservazione per affrontare i lunghi mesi della navigazione commerciale.
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Viktor Orbán durante la visita a Roma dove ha incontrato Giorgia Meloni (Ansa)