2019-08-21
Tariffe telefoniche, rincari del 54%. Il Codacons: «Negati anche i rimborsi»
Modifiche ai piani tariffari: costi tra i 2 e i 3 euro in più al mese. Nessun indennizzo per l'introduzione delle bollette a 28 giorni.Aumenti record, con punte di oltre il 54%: per le tariffe telefoniche l'estate ha portato con sé una nuova ondata di rincari, mentre la strada per far sì che i consumatori ricevano i rimborsi disposti dall'Agcom per l'introduzione della tariffazione a 28 giorni sembra ancora lunga e in salita.La denuncia sulla calda estate della telefonia è arrivata dal Codacons, secondo cui rispetto allo scorso anno le tariffe delle schede ricaricabili offerte dai principali operatori (Tim, Vodafone, Wind-Tre) sono aumentate con punte del 54,10%, come ha confermato anche un'analisi di SosTariffe.it. Nelle ultime settimane, ha spiegato l'associazione dei consumatori, gli utenti hanno ricevuto dalle compagnie telefoniche avvisi relativi a modifiche dei piani tariffari, «tutte ovviamente al rialzo», con costi che lievitano - a seconda dell'operatore e dell'offerta - tra i 2 e i 3 euro in più al mese. Non solo: il Codacons ha anche avvertito che a «settembre scatteranno nuovi adeguamenti» al rialzo delle tariffe. Si tratta di «aumenti applicati dalle società della telefonia con l'unico scopo di recuperare i minori introiti legati alle bollette a 28 giorni e compensare i rimborsi che devono versare ai propri clienti per effetto delle decisioni dell'Agcom», ha precisato il presidente Carlo Rienzi.Indennizzi a 28 giorniE proprio su questo tema, quello degli indennizzi per le bollette a 28 giorni, secondo Rienzi «si sta registrando un vero e proprio scandalo: gli operatori stanno ostacolando in ogni modo la corresponsione dei rimborsi spettanti ai consumatori, eludendo le disposizioni dell'Agcom e del Consiglio di Stato che stabiliscono che gli indennizzi devono essere versati in automatico e senza necessità di esplicita richiesta da parte degli utenti». Su questo fatto, definito dal Codacons un «nuovo illecito», l'associazione ha fatto sapere di aver presentato nei giorni scorsi «una nuova denuncia all'Antitrust e all'Autorità per le comunicazioni chiedendo una sanzione pesantissima contro le compagnie telefoniche».Il tema ha suscitato anche la reazione dell'Unione nazionale consumatori, che per bocca del presidente Massimiliano Dona ha fatto sapere di aver «già depositato sia all'Antitrust che all'Autorità delle Comunicazioni un esposto contro le compagnie telefoniche non solo per i mancati rimborsi, ma anche perché pretendono che i consumatori presentino una domanda di ristoro, quando è evidente che le delibere dell'Agcom prevedono un indennizzo automatico, sotto forma di posticipo della data di decorrenza della fattura per un numero di giorni pari a quelli illegittimamente erosi con la fatturazione a 28 giorni. Ora attendiamo una condanna rapida da parte delle Authority», ha concluso Dona.In base all'ultima sentenza del Consiglio di Stato, dello scorso 4 luglio, le compagnie telefoniche dovranno infatti rimborsare i consumatori per le tariffe a 28 giorni, dichiarate anche illegittime da una legge del 2017. Per farlo, secondo i consumatori gli operatori dovranno posticipare la data di decorrenza delle fatture per un numero di giorni pari a quelli erosi ai consumatori nel periodo in cui era in vigore la fatturazione a 28 giorni, cioè tra il 23 giugno 2017 e i primi giorni di aprile 2018, con la possibilità di «spalmarli» su più bollette. Il comportamento delle società di telefonia è finito anche sotto la lente dell'Antitrust, che sta indagando sull'esistenza di un presunto cartello: oggetto dell'indagine è l'ipotesi che gli operatori, dopo aver ripristinato la fatturazione su base mensile, si sarebbero accordati per rimodulare le tariffe e mantenere illegalmente gli aumenti ottenuti con la fatturazione a 28 giorni, pari a circa l'8,6% annuo.Obbligo di trasparenzaOra l'Agcom si è detta pronta a far luce sui nuovi rincari estivi denunciati dal Codacons. Come ha spiegato Francesco Posteraro, commissario responsabile per i servizi e i prodotti, in un'intervista alla Stampa, l'Authority verificherà «se gli aumenti a raffica delle tariffe di telefonia mobile di questa estate siano in linea con le normative vigenti». Per il commissario «c'è da dire che il settore era un po' in sofferenza e i ricavi erano attesi», e che è difficile prevedere se ci possano essere ulteriori ritocchi al rialzo nei prossimi mesi. Gli operatori, ha spiegato Posteraro, «possono cambiare le condizioni contrattuali previste dai diversi piani tariffari», ma sono comunque tenuti a «introdurre le variazioni in maniera trasparente. Nel caso di cambiamenti e di ritocchi sui prezzi, i consumatori possono decidere di rivolgersi a un altro operatore, senza dover pagare costi di disattivazione, né penali». Per quanto riguarda invece il caso delle bollette a 28 giorni le compagnie, ha confermato il commissario, sono tenute a rimborsare i clienti ma questo non è ancora avvenuto. «A noi risulta questo, poi le diverse società di tlc diranno la loro e si difenderanno nell'ambito del procedimento in corso». E su questo tema, come sui nuovi rincari, i consumatori non sembrano disposti a cedere.
Charlie Kirk (Getty Images). Nel riquadro Tyler Robinson
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