La Rai «meloniana» mira a stabilizzare nelle «Tgr» i giornalisti presi in era Letta, Renzi e Conte, specie a Rai 3. I progressisti alzano le barricate. E Ranucci dà i numeri.
Non lamentiamoci dei comizi di Robertaccio: si costruiscano alternative di qualità. Non ci si può accontentare della corsa alle poltrone e di un Sanremo spoliticizzato.
La presunta «TeleMeloni» concede 140 minuti senza pubblicità al comico toscano, che costruisce un elogio dell’Europa pieno di omissioni. Non manca il consueto omaggio al vate personale dell’istrione: Mattarella.
Alla Fiera del libro di Francoforte ci sono gli alfieri del controcanto al «regime», sulle nomine la controffensiva della destra non c’è. Seguiamo l’esempio della Dc: spariamo dal settore, lasciamolo ai progressisti. Meglio impegnarsi su temi economici e internazionali.