telecamere

{{ subpage.title }}

Telecamere ovunque per spiare i cittadini
iStock
Dopo il fallimento su migranti e sicurezza, i laburisti aumentano la vigilanza nel Regno Unito chiedendo di scannerizzare i volti dei britannici. Ma così si imita solamente il modello cinese, che sorveglia tutto e non lascia alcuna libertà (e privacy) alle persone.

La proposta viene dalla sinistra inglese. Da quella parte politica che ha maggiormente aperto le porte del Regno Unito all’immigrazione incontrollata e che, in occasione delle rivolte contro i richiedenti asilo ospitati a Epping (uno dei quali aveva violentato una bambina), si è schierata al fianco di questi ultimi e contro i cittadini britannici che chiedevano più sicurezza. Che ormai non c’è, come dimostrano le numerose aggressioni e gli omicidi, spesso di giovani donne, degli ultimi tempi, dovuti anche a centinaia di migliaia di migranti di cui si sono perse le tracce. Scomparsi nel nulla. Fantasmi.

Continua a leggereRiduci
A Strasburgo la scuola si fa gender. Maschietti «agitati» vigilati col Gps
Il sindaco di Strasburgo Jeanne Barseghian (Getty Images)
Il sindaco inclusivo accusa i piccoli di «occupare» spazi ai danni delle femminucce.
Continua a leggereRiduci
Sono ben 64 le banche dati più sensibili
(IStock)
Lo scandalo Equalize potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Le decine di «cassaforti» digitali gestite da Interno e Difesa sono una miniera. A queste vanno aggiunte le informazioni raccolte dai Comuni: per esempio, dalle videocamere che tracciano le auto.
Continua a leggereRiduci
Cybertelecamere per beccare chi guida usando il telefonino: è la Milano da spiare
Beppe Sala (Imagoeconomica)
  • L’assessore Granelli vuole sorvegliare le auto con un radar dotato di Intelligenza artificiale. Tanti saluti alla privacy...
  • Mentre il sindaco rende il centro sempre più inaccessibile a chi non è ricco, l’azienda dei trasporti si arrende: pochi conducenti, sui mezzi aumenteranno i tempi d’attesa.

Lo speciale contiene due articoli.

Continua a leggereRiduci
Coppola incastrato dall’Ia a Dubai
Danilo Coppola (Ansa)
Le telecamere con riconoscimento facciale hanno pizzicato l’affarista latitante. Nello stesso posto c’è una dozzina di italiani in fuga, tra questi Gianfranco Tulliani, cognato di Gianfranco Fini.
Continua a leggereRiduci
Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy