Le telecamere con riconoscimento facciale hanno pizzicato l’affarista latitante. Nello stesso posto c’è una dozzina di italiani in fuga, tra questi Gianfranco Tulliani, cognato di Gianfranco Fini.
Strasburgo dà l’ok alla videosorveglianza dei pescherecci, che dovranno adeguarsi entro quattro anni e a proprie spese. Lega: «Lavoratori trattati da delinquenti».
Il concetto di «trasparenza» è stato stravolto nel giro di pochi anni: da strumento con cui la stampa e i cittadini potevano vigilare sull’operato di governi e funzionari pubblici, verificando come venissero spesi i soldi dei contribuenti, è diventato l’arma con cui il potere sorveglia i cittadini e le loro opinioni. «Nel nuovo mondo», ha dichiarato poche settimane fa Klaus Schwab, presidente del World Economic Forum, «si dovrà accettare la trasparenza totale: tutto sarà trasparente, bisognerà abituarcisi e comportarsi di conseguenza. Ma se non si ha nulla da nascondere, non si deve aver paura». Uno scenario da distopia totalitaria.
Ivrea studia un progetto di sorveglianza alla cinese: premiati i cittadini «virtuosi».