Tedros Adhanom Ghebreyesus volta pagina, non frigna più per le politiche di Donald Trump e ammette: «Il terzo mondo ora smetterà di essere dipendente».
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms (Ansa)
All’Oms il testo è stato svuotato (pure grazie a Roma) dei passaggi più controversi. Ma rimangono ambiguità anche su conflitti d’interessi e sperimentazioni pericolose.
L’agenzia Onu lancia l’allarme sui pesanti effetti sulla salute causati dalle disuguaglianze. Dimenticando di aver applaudito i lockdown dell’amica Cina e avallato la ghettizzazione dei cittadini non vaccinati.
I vertici dell’organizzazione rifiutano di essere auditi dal Parlamento con una scusa grottesca: «Dobbiamo proteggere l’imparzialità e l’obiettività». Intanto Lisei & C. vogliono chiarimenti sull’archiviazione di Arcuri.
La senatrice a vita Cattaneo deplora l’addio degli Usa all’Agenzia, che sarebbe indispensabile per condividere dati cruciali. Nel 2020, però, fallì su tutto. Ed è falso che Trump voglia interrompere ogni forma di cooperazione.
Centrodestra diviso sull’uscita dall'Oms. Bagnai (Lega): «Tajani perplesso? Seguiamo Washington, lui è atlantista...»