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Nel mirino dell’Isis c’è l’Afghanistan
Ansa
Lo Stato islamico vuole distruggere i ponti costruiti dai Talebani con Mosca, Pechino e Teheran dopo l’uscita di scena Usa. E adesso Vladimir Putin teme un’escalation interna.
Al-Qaeda prova la spallata nel subcontinente indiano
Isis Khorasan

Il 32° rapporto dell'Analytical Support and Sanctions Monitoring Team «Isil (Da'esh) e Al-Qaeda Sanctions Committee» del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, pubblicato la scorsa settimana, ha osservato che «uno Stato membro ha valutato che al-Qaeda sta dando sempre più forma all'Aqis per estendere le sue operazioni nel vicino Bangladesh, Jammu (città e distretto nella contesa regione del Kashmir amministrata dagli indiani) e Myanmar».

Occhi sul Terrorismo | Dall’Afghanistan i pericoli per l’Europa

A meno di due anni dopo che il presidente americano Joe Biden ha deciso di ritirare il personale degli Stati Uniti dall'Afghanistan, il paese è diventato non solo un “narco terror state” gestito dai Talebani, dalla Rete Haqqani e da al-Qaeda, ma anche un importante sito di coordinamento per lo Stato islamico del Khorasan anche noto come Isis-K un gruppo terroristico che pianifica attacchi in tutta Europa e Asia e che «conduce complotti contro gli Stati Uniti», secondo una valutazione classificata del Pentagono che ritrae la minaccia come «una crescente preoccupazione per la sicurezza».

Americani e Talebani tornano a parlarsi ma in Afghanistan è caos
Ansa
  • Nel totale riserbo negli scorsi giorni alcuni alti funzionari dell'amministrazione Biden hanno incontrato a Kabul i vertici dei Talebani. Si è trattato del primo incontro da quando il leader di al-Qaeda Ayman al-Zawahiri è stato ucciso dagli Stati Uniti nel suo appartamento a Kabul alla fine di luglio.
  • Intanto al-Qaeda è alle prese con la successione di al-Zawahiri. Il nome nuovo è quello del medico afghano Amin Muhammad Ul Haq Saam Khan, classe 1960, che in precedenza era a capo della Guardia Nera di Osama bin Laden.

Lo speciale contiene due articoli.

L'Afghanistan un anno dopo il ritiro degli americani
Talebani festeggiano l'anniversario della presa del potere. Nel riquadro il Generale Giorgio Battisti (Getty Images)
  • Con i Talebani incapaci di guidare il Paese la situazione è allo sbando. Il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Battisti: «Il regime deve fare i conti con la presenza dell'Isis-K e diverse formazioni armate che contendono loro il controllo del Paese».
  • Secondo i report della Cia e delle Nazioni Unite l'Isis-Khorasan avrebbe tra le sue fila tra 1.500 e 4.000 combattenti, concentrati principalmente nelle delle province di Kunar, Nangarhar e Nuristan.
  • Sono le donne a pagare il prezzo più alto della follia oscurantista talebana. Il regime ha imposto limiti che rendono impossibile accedere al diritto alla salute e all'istruzione.
  • Secondo il Programma Alimentare Mondiale nove afghani su dieci soffrono per insufficienza alimentare e più di 18 milioni di persone, quasi la metà della popolazione afghana, ha così poco cibo che avrebbe urgente bisogno di aiuto.
  • I Talebani hanno mentito anche sul tema della coltivazione dell’oppio e dei suoi derivati, come l’eroina e le droghe sintetiche, tanto che la loro commercializzazione non ha mai raggiunto livelli elevati come oggi.
  • Secondo alcune i Talebani sono seduti su risorse minerarie che potrebbero valere 3.000 miliardi di dollari.

Lo speciale contiene sei articoli.

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