- C’è chi dice entro sei mesi, chi nel 2027 o dopo. Ma, al di là delle date, gli analisti concordano: l’invasione cinese ci sarà. Stati Uniti all’erta.
- Il generale Giorgio Battisti: «Il Dragone fa ancora fatica a condurre operazioni anfibie su larga scala. La strategia avversaria? Il logoramento».
- Il governo cinese ha sperimentato una piattaforma galleggiante per scaricare mezzi e soldati.
Nel riquadro, Anita Cividini
La responsabile marketing del brand bergamasco Cividini: «Mamma e papà sono i creativi, la nostra è davvero una azienda di famiglia. Siamo forti in Giappone e in tutto l’Est, ora guardiamo agli Usa. Sto ideando un passaporto digitale che accompagni ogni modello».
Mentre prosegue la visita ufficiale in Cina del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con un invito formale ad agevolare gli scambi non solo culturali tra i due Paesi, gli Stati Uniti hanno vietato al gigante taiwanese della tecnologia TSMC (Taiwan Semiconductor Manufactoring Co) di consegnare in Cina i suoi chip più avanzati.
Il presidente sudafricano Matamela Cyril Ramaphosa durante una recente visita in Cina (Getty Images)
Tira significativamente aria di tempesta tra Taiwan e il Sudafrica. E, dietro la turbolenza, spunta lo zampino di Pechino.
Milano sarà il punto di riferimento per i giovani studenti da e per Taiwan, un luogo aperto dove si potranno avere opportunità di lavoro e culturali.
Il 28 Settembre 2024 si è tenuta l'assemblea per la fondazione dell'Associazione degli Alumni Italiani a Taiwan nel Nord Italia presso l'Ufficio di Rappresentanza di Taipei a Milano. Lo scopo dell'Associazione è fornire una piattaforma che permetta agli italiani che hanno studiato (o che studieranno) a Taiwan di scambiarsi informazioni ed esperienze, mantenendo così vivo il legame con l'Isola di Formosa.
L'Ufficio di Taipei ha invitato all'evento ragazzi italiani che hanno avuto esperienze di studio, scambio o volontariato a Taiwan, la professoressa Antonella Tulli (ex direttrice del Dipartimento di Lingua Italiana dell'Università Cattolica Fu Jen) e i ragazzi dell'Associazione Studenti Taiwanesi di Milano.
Dopo un primo video celebrativo, il direttore generale Riccardo Lin ha spiegato lo scopo dell'Associazione: «Una piattaforma per coltivare le nostre amicizie e sviluppare opportunità di scambio culturale e accademico tra Taiwan e il Nord Italia. Questo progetto nasce dall'idea di mantenere vivi i legami sviluppati dai giovani studenti nelle loro esperienze a Taiwan, un luogo dove costruire insieme un ponte duraturo tra i nostri Paesi». Oltre a favorire opportunità di studio per gli italiani a Taiwan (e viceversa), l'associazione potrà anche aiutare nella ricerca del lavoro e per avere informazioni su Taiwan e sulle relazioni tra Italia e Taiwan.
Anche la professoressa Tulli è intervenuta, ricordando che avere l'occasione di vivere a Taiwan e conoscere giovani del posto consente di avere una apertura mentale adeguata e conoscere in modo molto più approfondito il paese straniero rispetto a una mera esperienza turistica. Un'associazione basata a Milano potrà essere un buon punto di partenza per gli scambi con Taipei.
Durante l'evento gli studenti che hanno soggiornato a Taiwan (o ex studenti) sono saliti sul palco per raccontare la loro esperienza nel Paese: hanno raccontato della gentilezza delle persone del luogo, della bellezza delle città e dei paesaggi, delle loro esperienze scolastiche, e anche degli shock culturali (come il fatto che sia normale mangiare il cibo in classe). Anche gli studenti taiwanesi a Milano hanno parlato delle loro esperienze in Italia, sottolineando dei particolari tipici degli italiani come quello di bilanciare molto bene i momenti di studio e i momenti di svago, e come nelle classi in Italia ci sia grande spazio per la discussione.
Gli studenti italiani e taiwanesi hanno continuato a conoscersi in una giornata di festa, la pizza a rappresentare l'Italia, guabao, riso saltato e pollo fritto per rappresentare Taiwan. Tra cibo e bevande si sono creati legami e amicizie, e per gli studenti di cinese è stata un'ottima occasione per esercitare la lingua.
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