L'idea di collegare con un ponte Calabria e Sicilia è nata ben prima dell'Italia unita. Dai tempi delle guerre puniche a Carlo Magno a Ferdinando II di Borbone. Dopo una pausa dovuta al devastante terremoto di Messina del 1908, il fascismo riprese il progetto interrotto dallo scoppio della guerra. Nel 1969 il primo bando pubblico vede ben 143 progetti, compreso quello di un tunnel sottomarino. Nel 1981 nasce la «Stretto di Messina SpA», bloccata in seguito dagli esiti di Tangentopoli. Ripresa da Berlusconi, la società verrà in seguito liquidata e ripresa dall'attuale governo Meloni.
Lo Stretto di Messina. Nel riquadro, un frame del video di Elly Schlein a bordo del traghetto (Ansa)
Il video in cui attacca l’opera sullo Stretto sommerso dalle critiche dei pendolari.
Matteo Salvini ha illustrato i lavori che inizieranno entro dicembre: «A Messina opera fondamentale che aspetta da 30 anni».
L'Antitrust ha comminato una multa da 3,7 milioni di euro a Caronte & Tourist
Caronte & Tourist – società in posizione di assoluta dominanza per quanto riguarda il traghettamento dei passeggeri con auto da un lato all’altro dello Stretto di Messina – è stata colpita da una multa di oltre 3,7 milioni di euro irrogata dall’Antitrust. Secondo l’Autorità, C&T ha sfruttato il suo potere di mercato per applicare prezzi ingiustificatamente gravosi per i consumatori grazie alla sua posizione di dominanza sul mercato.
Per accertare eccessiva onerosità dei biglietti è stata effettuata dall’Antitrust una verifica composta da due fasi di analisi. In primo luogo è stato valutato che le tariffe applicate da C&T ai passeggeri con autoveicolo risultano sproporzionate rispetto ai costi sostenuti (eccessività). E in seconda battuta l’Antitrust ha ritenuto che la sproporzione tra prezzi e costi fosse ingiustificata rispetto al valore del servizio effettivamente reso (iniquità).
Per la valutazione di eccessività – spiega l'Antitrust – sono stati utilizzati vari test e tutti hanno fornito lo stesso risultato: la sproporzione tra i ricavi e i costi di C&T nell'offerta di servizi di traghettamento di passeggeri con auto al seguito esiste ed è significativa. Nel confronto con i benchmark internazionali, inoltre, i prezzi sono risultati anche irragionevolmente sproporzionati. Secondo l’Autorità, C&T applica tariffe molto più elevate rispetto agli operatori attivi su rotte comparabili offrendo anche un servizio decisamente meno evoluto. La flotta del traghettatore dello Stretto, infatti, è caratterizzata da un’età media molto elevata (27 anni) e il grado di soddisfazione degli utenti che hanno utilizzato il servizio è molto basso. Per questo il differenziale di prezzo rispetto al benchmark non è stato ritenuto giustificato.
Ad aggravare l’illecito concorrenziale, sottolinea l’Antitrust, è la tratta coperta da C&T. Il servizio fornito dalla società con sede principale a Messina è considerato indispensabile per i quasi 10 milioni di cittadini che ogni anno, con una maggiore concentrazione nel periodo estivo, devono attraversare lo Stretto con la propria automobile. C&T però non ci sta e preannuncia battaglia nei tribunali.
«Prendiamo atto con rammarico del provvedimento con il quale l’Antitrust ha contestato a Caronte & Tourist un abuso di posizione dominante – ha spiegato la società messinese in una nota –. Eravamo fiduciosi che l'Autorità avrebbe acclarato la correttezza della politica di pricing da noi praticata e riconosciuto che le scelte aziendali in materia non hanno mai configurato alcun tipo di abuso». C&T sottolinea anche la «grande attenzione» posta a stabilire le tariffe anche confrontandosi con i benchmark internazionali. Per questo «Caronte & Tourist che non potrà che tutelare le proprie ragioni in sede giurisdizionale».
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Paola De Micheli (Ansa)
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