Matteo Salvini ha illustrato i lavori che inizieranno entro dicembre: «A Messina opera fondamentale che aspetta da 30 anni».
Matteo Salvini ha illustrato i lavori che inizieranno entro dicembre: «A Messina opera fondamentale che aspetta da 30 anni».Cinquanta miliardi di euro per le infrastrutture solo nel 2023, tra cantieri in corso, da sbloccare e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per strade e ferrovie. Le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) che non andranno perdute ma al contrario spese fino all’ultimo centesimo, e soprattutto il Ponte sullo stretto che, se tutto procederà secondo i piani, sarà transitabile a partire dal 2032. E sarà il coronamento di 30 miliardi di investimenti per le comunicazioni tra Calabria e Sicilia.Sono questi i pilastri del piano complessivo di sviluppo e ammodernamento illustrato ieri dal ministro alle Infrastrutture e ai trasporti Matteo Salvini ai sindacati, nel contesto di un incontro che, nelle intenzioni del vicepremier e leader del Carroccio, dovrebbe inaugurare una stagione di dialogo costante. E a giudicare dalle reazioni dei rappresentanti delle quattro sigle principali che si sono presentati a Porta Pia, il confronto è partito con il piede giusto, se è vero che anche su un tema delicato su cui non si sono ancora esaurite le polemiche di natura politica come il Ponte di Messina, fatta eccezione per i distinguo della Cgil, il fatto che il progetto sia ripartito è stato accolto positivamente, sia in termini di volano economico sia di impatto sull’occupazione. La riunione al ministero è stata avviata da Salvini, che ha tenuto a illustrare alla delegazione sindacale il lavoro fatto in questi primi sei mesi di governo. Salvini ha consegnato ai presenti delle mappe con tutti gli interventi più significativi in programma, comprese le tratte finanziate con i fondi del Pnrr, per i quali ha affermato e ribadito più tardi alla Camera che il governo «conta di spendere tutto e spendere bene». All’ordine del giorno però, come hanno tenuto a sottolineare dal ministero, vi sono stati anche il protocollo sicurezza nei porti, le opere commissariate, la sicurezza stradale con il nuovo codice della strada e ovviamente il dossier Ponte. «Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia», ha ribadito il vicepremier di fronte ai sindacati, «è una priorità, anche perché stiamo investendo circa 30 miliardi in viabilità ferroviaria e stradale tra le due regioni. Il Ponte ha senso ed è prioritario per rendere ancora più fruttuosi gli interventi. Se tutto andrà come previsto», ha concluso, «sarà transitabile nel 2032».Argomenti che hanno fatto breccia in tutti tranne che nella Cgil, condizionata verosimilmente da obblighi di posizionamento politico più che dall’analisi del progetto. Mentre i leader di Cisl, Uil e Ugl, seppure con sfumature differenti, hanno convenuto sull’utilità del progetto per il Paese (con un siparietto del segretario Uil Pierpaolo Bombardieri che ha regalato a Salvini un ponte in miniatura), il rappresentante di Corso Italia ha affermato che «non è la priorità».E che l’incontro sia andato bene è stato confermato, oltre che dagli ospiti, dal padrone di casa, che ha parlato di «una mattinata utile, proficua, densa di contenuti». «È l’inizio di un cammino», ha aggiunto, «e ci siamo già riconvocati entro la fine di giugno. Abbiamo parlato di Codice della sicurezza, cantieri trasparenti e veloci, creazione di posti di lavoro. Convocheremo tavoli tematici su sicurezza, porti, aeroporti, edilizia, cantieri». Pur tra «diversità di vedute su alcuni fronti», ha detto ancora il ministro, «gli interlocutori hanno l’interesse che è il mio di aiutare il Paese a crescere e a investire, con appalti e cantieri più veloci e tutelando la sicurezza sul lavoro che per me è fondamentale». Nella seconda parte della giornata il ministro delle Infrastrutture è tornato su alcuni degli argomenti affrontati con i sindacati a Montecitorio, dove è stato impegnato in Aula per il question time. In particolare, rispondendo ad un’interrogazione di Fdi, Salvini ha spiegato che c’è stata «una mancata manutenzione delle migliaia di ponti, viadotti e gallerie e noi stiamo lavorando giorno e notte per una ricognizione di queste migliaia di infrastrutture. Ricordo i cognomi», ha tenuto ad aggiungere, «dei cinque ministri che mi hanno preceduto: Giovannini, De Micheli, Toninelli, Delrio e Renzi. Ora, in sei mesi posso fare miracoli, ma recuperare dieci anni di poco o nulla», ha concluso, «mi è difficile». Sempre nel novero delle opere ferroviarie da sbloccare, Salvini ha risposto anche sull’annosa questione del passante ferroviario dell’alta velocità di Firenze, tornata d’attualità dopo l’incidente della settimana scorsa nel capoluogo toscano che ha coinvolto un treno merci. «Lunedì prossimo», ha risposto Salvini, «sarò a Firenze dove si sono verificati parecchi degli ultimi disguidi per dare il via finalmente, entro l’estate, ai lavori del passante ferroviario. In sei mesi miracoli non se ne fanno ma conto che si stia notando il cambio di passo “a piedi” e soprattutto “in treno”».
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.
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Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.