L’ex capo della Salute si smentisce da solo davanti al Tribunale dei ministri durante l’interrogatorio Sui social aveva detto di aver firmato lui per i sieri, coi giudici cambia: «Le trattative? Fatte dell’Ue».
Ancora contestazioni a Forlì, San Benedetto e ieri a Perugia contro l’ex titolare della Salute, impegnato nel tour per il suo libro. I danneggiati, tra cui un uomo paralizzato, continuano a chiedergli risposte. Ma lui scappa o li liquida: «Non sono più ministro».
Oggi alla Camera l’ex ministro presenterà il suo libro senza il vagheggiato lockdown. Ripeterà che non vuole la Commissione d’inchiesta ma «gruppi di studio sulla pandemia». Una strada smentita dai suoi stessi atti.
Fabio Fazio e Roberto Speranza ai tempi della pandemia (Ansa)
L’ex ministro sul tappeto srotolato da Fabiolo: «Un grande Paese discute, quello è un plotone di esecuzione per fare male a me, Conte e Draghi». Poi elogia il piano pandemico fac-simile del suo in circolazione. E infatti Fdi promette: una bozza, verrà cambiata.
Il testo in cui si vantava (nel 2020!) di aver sconfitto il Covid ricompare «arricchito» con un capitolo in cui attacca i non vaccinati e chi li ha difesi dalla sua violenza. Liquida sprezzante chi è morto o ha subito gravi danni in seguito all’iniezione. E fa pure la vittima.