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Dopo la Siria, Mosca rischia nel Sahel
Il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione del Mali,Abdoulaye Diopministro e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov (Ansa)

La caduta di Bashar al-Assad ha rappresentato un duro colpo per la Russia, che adesso potrebbe dover gestire delle complicazioni anche nella regione del Sahel.

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Dozzine di soldati delle Forze Armate del Mali e della Wagner sono stati uccisi lo scorso 26 luglio a Tinzaouatine, nel nord del Mali, negli scontri contro i tuareg dell'Azawad. Rapporti locali riferiscono che i soldati maliani e della Wagner rimasti fuggiti nel deserto sono stati uccisi dai militanti del Jnim.

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Mosca rafforza la sua presa sul Sahel
Ansa

Cresce l’influenza della Russia sulla regione del Sahel. Mali, Burkina Faso e Niger hanno recentemente annunciato il loro ritiro dall’Ecowas. Una situazione che richiederebbe un urgente rilancio del fianco meridionale della Nato.

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Il Mali esce dal blocco anti jihadista
Il ministro degli Esteri del Mali, Abdoulaye Diop, in visita a Mosca dal suo omologo Sergej Lavrov (Ansa)
Dopo il ritiro delle truppe francesi, Bamako lascia il G5 Sahel. E si avvicina all’orbita russa, sempre più influente nella regione. I principali flussi migratori passano da lì.
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Cresce l'instabilità in Burkina Faso
Getty Images

Tra jihadismo e crisi alimentare, l'instabilità in Burkina Faso continua ad aumentare. Un problema per l'intero Sahel, di cui la Russia potrebbe approfittare.

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Le Firme

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