Con le toghe, l’ex ministro ha ammesso di essere al corrente dei disturbi al cuore causati dalle dosi. Eppure, benché si vantasse di essere lui a decidere, ha svicolato: «Bloccare le iniezioni era un compito dei tecnici».
L’ex assessore ha sempre minimizzato gli effetti avversi. E nel suo libro ha scritto: «Segnalazioni rare».
Appello dell’Associazione Ados per l’estinzione dei procedimenti disciplinari nei confronti dei sanitari che si opposero ai protocolli di Roberto Speranza. Faro anche sugli effetti avversi: «Perché nelle cartelle ospedaliere è vietato scrivere se il paziente è stato vaccinato?».
Il testo in cui si vantava (nel 2020!) di aver sconfitto il Covid ricompare «arricchito» con un capitolo in cui attacca i non vaccinati e chi li ha difesi dalla sua violenza. Liquida sprezzante chi è morto o ha subito gravi danni in seguito all’iniezione. E fa pure la vittima.
Roberto Speranza e Mario Draghi (Ansa). A sinistra i due libri dell'ex ministro della Salute. Il primo, edito da Feltrinelli, uscì nell’ottobre del 2020 e fu subito ritirato dal commercio. Il secondo, uscito con Solferino, ha capitoli integrativi sui vaccini.
L’ex ministro ripubblica il volume, uscito nel 2020 e subito ritirato, con dei capitoli aggiuntivi. Nei quali offende chi ha rifiutato l’iniezione e i giornali che hanno evidenziato le criticità di campagna vaccinale e diktat.