pd elezioni

Per un pugno di sindaci il Pd si monta la testa
Elly Schlein (Getty Images)
Schlein sbrocca dopo le comunali: «Tra Meloni e il Paese si è rotto qualcosa». Peccato che i sondaggi dicano l’opposto. Fdi sale al 30,5% e le coalizioni sono stabili. Il centrodestra pensi alle regionali, ma i dem non attraggono delirando contro il dl Sicurezza.
Il Pd sotto il 20% apre il processo. «Letta non ne ha azzeccata una»
Enrico Letta (Ansa)
I dem, che volevano essere la prima forza, finiscono nettamente staccati da Fdi. Il segretario ha toppato praticamente ogni mossa: adesso si pensa già alla prossima guida e a gettare ponti verso i pentastellati.
Ministro, adesso si lanci senza il paracadute
Roberto Speranza (Imagoeconomica)
L’inquilino di Lungotevere Ripa sarà catapultato come capolista in Campania. Troppo comodo incassare un seggio sicuro dopo tre anni di editti pandemici: se è stato tanto bravo, l’ex assessore rinunci alla vittoria a tavolino e misuri il suo consenso.
Il leader fa piazza pulita della minoranza (Luca Lotti, Stefano Ceccanti, Alessia Morani e Valeria Fedeli) e sfotte: «Avrei potuto imporre i miei». Posto garantito a Carlo Cottarelli e Marco Bentivogli. Piero Fassino paracadutato in Veneto, Dario Franceschini in Campania.
Letta accelera sul fine vita. Del Pd
Enrico Letta (Getty Images)
Dopo il disastro delle alleanze, il segretario fa esplodere il partito con le liste. Arruolato Andrea Crisanti, da sempre critico contro il ministro della Salute esaltato il giorno prima dal Nipote. Consumate vendette e rese dei conti: fuori o a rischio molti big, da Luca Lotti a Stefano Ceccanti, da Alessia Morani a Enzo Amendola. Monica Cirinnà furiosa per il seggio difficile.
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