occidente

Quei paragoni storici insensati per legittimare l’invasione migratoria
Ellis Island, New York, circa 1905. Immigrati italiani (Getty Images)

In Contro il globalismo, Tommaso Indelli smonta gli argomenti di chi vorrebbe aprire le frontiere sulla base di azzardati parallelismi storiografici.

I generali ucraini ammettono: «Non possiamo fermare i russi»
Volodymyr Zelensky e Jens Stoltenberg (Ansa)

Sotto anonimato, alti ufficiali di Kiev spiegano a «Politico»: «Né noi né l’Occidente abbiamo le tecnologie per fronteggiare altri attacchi, Mosca può avanzare dove vuole». Basterà a far capire che non ha senso insistere?

La fiaba dell’asse del bene stufa pure gli Usa
Hal Brands (Getty Images)
Il professor Brands della John Hopkins fa a pezzi la narrazione a stelle e strisce che divide il mondo in buoni e cattivi. L’Occidente «vive il tempo dell’amoralità» e adotta «disgustosi mezzi per i suoi pregevoli fini». Alleandosi col diavolo pur di abbattere i nemici.
Voler imporre la resa alla Russia è un’idea illogica e pure pericolosa
(Ansa)
In Occidente non si fa che ripetere che «Mosca non può vincere». Non è però chiaro come si intenda sconfiggerla. Se non si auspica un conflitto mondiale, bisognerà cercare di indurre Kiev a negoziare.
Per l’Occidente conta solo una cosa: che il mostro rimanga Putin
Vladimir Putin (Ansa)
Per i media italiani, ma anche per i politici europei, la carneficina al teatro è manna per il Cremlino che prepara un’escalation del conflitto. Ma serve maggior equilibrio.
Le Firme

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