nomine governo conte

Nomine, le mani di Renzi e D’Alema
Ansa
Pasquale Salzano, ambasciatore in Qatar gradito al Rottamatore, va in Simest, Federico Lovadina in Sia. Rispunta il ds: Donato Iacovone, ad di Ernst & Young, presidente di Salini Impregilo.
Giuseppe Conte, che non era riuscito a rinnovare i vertici di molte partecipate già con la Lega, non trova la quadra nemmeno con il Pd. Da un lato invoca l'aiuto delle società pubbliche per risolvere qualsiasi crisi aziendale, dall'altro impedisce loro di operare.
Pure sulle nomine il Conte bis è nel pantano
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I problemi non riguardano solo le aziende della galassia Cassa depositi e prestiti, ma anche le authority, il demanio, l'anticorruzione, l'agenzia delle entrate, dogane, dove ormai non si contano più i mesi di proroga. E in primavera si attende la sostituzione dei consigli di amministrazione di Eni, Leonardo, Poste ed Enel.

Sull’energia sarà derby M5s-Lega per la poltrona che vale 15 miliardi
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Dopo la partita sui sottosegretari, si aprirà quella per alcune autorità strategiche. Come il Gse, che controlla gli incentivi per le rinnovabili. I grillini per il bis di Francesco Sperandini, vicino al Giglio magico. Il Carroccio farà muro.
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