Gerusalemme ha operato con un intreccio letale tra informazione digitale, sabotaggio fisico e superiorità tecnologica. L’Iran non ha sfruttato la Rete per proteggersi: l’ha disconnessa. Il divario può solo aumentare.
Il sistema di difesa aerea Iron Dome in azione a Tel Aviv (Ansa)
Nuovi lanci di droni su Tel Aviv. Intercettato un missile che puntava sul reattore nucleare di Dimona. Il ministro della Difesa Katz ringrazia gli Usa e avverte la Guida suprema: «Farai la stessa fine di Saddam».
Negli accordi per la tregua, Gerusalemme ha liberato 230 reduci di Hamas, finiti in Egitto, Turchia e Qatar. A preoccupare i nostri investigatori è la galassia pro Pal di estrema sinistra, che potrebbe dar loro asilo.
L’esperto Vincenzo Priolo: «Arrivano dai Balcani o dalla città greca di Patrasso, seguendo le rotte dell’immigrazione».
Dopo il 7 ottobre in Israele è stata creata una task force per eliminare tutti i responsabili delle stragi. Come dopo il massacro di Monaco ’72.