L’estremismo sui temi etici continua ma i sondaggi iniziano a far tremare i capi partito Non solo, Kamala Harris è contestata anche dai pro Pal, che hanno aperto una faglia interna.
Giornali adoranti davanti all’ex presidente e consorte: «Come tace lui nessuno, altro che Alain Delon». E il tailleur «decostruito» dell’ex first lady diventa una divisa.
Alla Convention, l’ex presidente e la moglie lodano la candidata, di cui hanno ostacolato la nomina. Evocano lo «spirito del 2008», come se ora a tirare le fila non sia l’establishment. Unito soltanto dall’anti trumpismo.
Tour negli Stati chiave di JD Vance e del tycoon, che confida nel ritiro dell’indipendente e gli offre un posto nell’amministrazione. Nella sua squadra entrerebbe anche Elon Musk.
In uno spot la vice-Biden cita tutte le minoranze tranne quella fedele alla Chiesa di Roma. Che di solito porta alla Casa Bianca.
Barack e Michelle Obama «telefonano» a Kamala Harris: una sceneggiata che nasconde la freddezza dell’ex presidente. Che vuole comunque mettere il becco nelle nomine in caso di vittoria.
L’esperto: «A oggi, l’unica con più voti di Trump nei sondaggi è Michelle Obama. Probabilmente alla Casa Bianca è stato creato un gabinetto informale che orienta il presidente. Se Donald vince, farà una nuova Yalta».