malati

Ormai è scomparso il pudore della malattia
Massimo Fini (Imagoeconomica)
Da Massimo Fini a Concita De Gregorio a Fedez. Tre modi di raccontare e confrontarsi con la propria fragilità. Con i mezzi legati anche all’anagrafe: il libro, la tv, i social. Perché condividere è il verbo di quest’epoca. Il privato è sempre più pubblico e viene esibito.

Nel giorno dedicato alle vittime della pandemia, altre rivelazioni dall’inchiesta. La linea dura dei lockdown «disperati» è arrivata dopo intere settimane (da fine 2019) in cui gli ospedali, soprattutto lombardi, segnalavano polmoniti anomale. Ma finché non è stato «ufficializzato» il Covid, non si è fatto nulla. Al ministero non erano neppure in grado di raccogliere i dati dei ricoveri.

Visite impossibili nelle Rsa. Ecco dove restano i divieti
Ansa
Nelle strutture sopravvive il green pass. E rende «prigionieri» anziani e malati, se i loro cari non sono vaccinati. Che senso ha?
Bugie persino sui malati
Getty Images

«A Genova un paziente oncologico è stato rimandato a casa perché i posti in ospedale sono tutti occupati da no vax». Falso. Ma storie di questo tipo sono quelle che si continuano a raccontare in tv e sui giornali.

Pierpaolo Sileri insiste sull'ecatombe da Covid. Ma il suo ministero, stanziati i fondi per gli esami clinici arretrati, se ne infischia se le Regioni ancora non hanno piani di recupero. L'esperto: «Per l'esecutivo questa non è una priorità. E così tra i pazienti è salita la mortalità».
Le Firme

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