Mentre i grillini esultano per lo scampato pericolo della scissione, il nuovo statuto disegna una diarchia classica. Con il comico che potrà bloccare qualunque operazione sgradita richiamandosi ai sacri princìpi.
Oggi resa dei conti tra i parlamentari, ma dopo l'intervento di Beppe Grillo e il voltafaccia dei ministri si è già capito che i sogni di gloria di Giuseppi stanno evaporando: pochi sono disposti a rischiare il posto per seguirlo nella sua guerra a Mario Draghi. I duri e puri del Movimento preparano il Vietnam in Parlamento. Dem in imbarazzo.