2024-12-07
Grillo ai piddini: «Conte è il vostro leader»
La lettera a presa in giro con le referenze per Giuseppi: «Lavora già per voi, vi ha regalato milioni di voti».Mentre Giuseppe Conte si balocca con i bizantinismi (non siamo di sinistra, ma progressisti) per non scontentare nessuno dentro alla sua «comunità» e raggiungere il quorum nella ripetizione della votazione che dovrebbe confermare la defenestrazione del garante, quest’ultimo, Beppe Grillo spernacchia di nuovo, dopo il video dal carro funebre, il leader da lui inventato nel 2018 quando lo incoronò premier del governo giallo-verde. Ha infatti inviato alla segretaria del Pd Elly Schlein una «lettera di referenza per candidatura di Conte» a Largo del Nazareno che è, in realtà, un’invettiva corrosiva contro lo statista di Volturara Appula. Il plico è stato spedito per «copia conoscenza» anche, con ironia, a «corrente 1, corrente 2, corrente 3, corrente 4…» del Pd. Già dall’incipit della missiva, rivelata dall’agenzia Lapresse, si intuisce come questa punti a essere l’epitaffio alla carriera dell’ex premier: «Gentilissima Elly Schlein, Le scrivo questa lettera di referenze perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Partito democratico o, se preferite, una delle sue correnti». La character assassination di Giuseppi è impietoso: «Conte ha già portato risultati tangibili: ha trasferito milioni di voti dal Movimento 5 Stelle al Pd, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della vostra base elettorale». L’ex comico, a supporto della sua beffarda tesi, allega «un grafico che mostra i risultati concreti da lui già raggiunti» e «i milioni di voti travasati». Il finto encomio denuncia anche le doti da trapezista della politica di Conte: «È un maestro nel mantenere un equilibrio perfetto tra le diverse posizioni, evitando di prendere una posizione chiara senza prima consultare 3 sondaggi e 5 opinionisti. Questa sua abilità lo rende un leader ideale per un partito che vuole unire elettorati diversi senza rischiare di offendere nessuno». Grillo a questo punto cita le presunte «voluttuose parole sussurrate alle orecchie di Angela Merkel»: «La mia forza è che se io dico “Ora la smettiamo!”, loro non litigano”». Affermazione che mostrerebbe «l’eleganza e la grazia di chi sa valorizzare la propria squadra e, al tempo stesso, sa sempre dove soffia il vento, senza mai impolverarsi troppo. Abilità imprescindibili per barcamenarsi nel mare agitato delle coalizioni instabili». Da equilibrista a trasformista. Per Grillo, l’ex premier «ha la straordinaria capacità di trasformare ogni sconfitta in un’opportunità di vittimismo, rimanendo sempre al centro della scena politica e incarnando il ruolo di “riferimento morale”, anche di fronte a risultati deludenti. Questa abilità lo rende un perfetto ambasciatore per un partito attento alle emozioni dei cittadini. Sarebbe ingiusto, inoltre, non menzionare la sua eccezionale abilità nel sopravvivere in contesti politici ostili mantenendo l’armonia con la sola imposizione della sua parola». L’odiografia (a proposito chi l’ha diffusa? È fuoco amico dem?) rimarca anche in un altro passaggio il presunto camaleontismo di Conte: «Ha un talento unico per il dialogo con se stesso. Nel corso della sua carriera, ha dimostrato la straordinaria capacità di interpretare con talento e maestria posizioni diverse e, in alcuni casi, opposte: due mandati sì, ma anche no, tre mandati forse, ma perché non quattro? Conte non vede confini. Per lui ogni schieramento è una potenziale casa, purché sia ben arredata e con vista su tanti e interminabili mandati. E allora perché non fare del Pd la sua casa?». Il fondatore conclude: «Vi chiedo di considerare la generosità e l’abnegazione di Conte verso di voi. Sono certo che porterà il suo stile unico, fatto di compromessi creativi, strategie e un tocco di teatralità istituzionale. È l’uomo giusto per il Partito democratico, pronto a dare al vostro progetto l’imprevedibilità che mancava». La missiva si chiude con un post scriptum: «Se può venirlo a prendere con urgenza gliene sarei grato. Se non risponde, insista. Il Mago di Oz ogni tanto sparisce, ma prima o poi riappare».Intanto tra i fedelissimi di Grillo restano molti dubbi sulla trasparenza del voto. Nei giorni scorsi noi abbiamo raccontato l’impegno in prima persona dell’ex capo politico del Movimento, Vito Crimi, per raggiungere i votanti anche attraverso Whatsapp e non solo via mail. Sembra, infatti, che l’invito a non partecipare e ad andare per funghi di Grillo, rilanciato con un filmato sui social anche dall’ex ministro Danilo Toninelli, abbia creato qualche apprensione ai piani alti del Movimento. Per questo è stato deciso di tentare di raggiungere gli iscritti (e forse anche i non iscritti) con nuovi strumenti. Una mossa rivelata dal nostro giornale che ha ispirato un post scriptum sul blog di Grillo: «Crimi è nel bosco, Crimi è nel bosco». Come dire: stanno andando alla caccia disperata di indecisi e potenziali astenuti, di quelli pronti ad andare per funghi.I cosiddetti movimentisti legati al fondatore fanno notare che la certificazione notarile che è stata pubblicata per la prima votazione non fa alcun riferimento alle mail fornite a Skyvote, l’azienda che riceve gli indirizzi di posta elettronica e li mette in condizione di prendere parte . La nostra fonte aggiunge: «Avrebbe dovuto esserci, ma così non è, una parte di certificazione in cui qualcuno afferma di aver verificato, almeno a campione, che le mail consegnate a Skyvote siano effettivamente di iscritti e di iscritti con determinate caratteristiche (per esempio da almeno sei mesi) e che nessuno abbia protestato per non aver potuto votare perché escluso ingiustamente». Una mancanza che potrebbe aprire la strada a contestazioni e ricorsi. Ma con la piattaforma Rousseau le cose andavano diversamente? «Visto che Skyvote non gestisce l’anagrafica degli iscritti, come invece faceva Rousseau, ma solo il voto delle mail deve esserci qualcun altro che certifichi che quelle mail sono degli aventi diritto» ribatte la nostra fonte. Un altro vecchio militante evidenzia una modifica che potrebbe celare la paura dell’astensionismo: «Hanno allungato di 10 ore il voto rispetto al primo». Ma mentre la votazione procede, nella villa del garante regna il buonumore. Raggiunto al telefono, imita una voce femminile: «Vuol parlare con Beppe Grillo? Ora non c’è». Scoppia a ridere e chiude la telefonata. Poi il messaggio su Whatsapp: «Scusi, mi sono finto Cinzia perché non sono in casa». Lo show non finisce mai.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.