le nostre radici

Grazie a Sant’Antonio l’Italia non scorda le origini contadine
Particolare del «Trittico delle tentazioni di Sant'Antonio» di Hyeronimus Bosch (Getty Images)
Venerato fin dal Medioevo, è il patrono di animali e macellai. Condusse una vita ascetica. Oggi lo si celebra con feste e dolci.
Quando di mezzo ci sono i presepi, la sinistra scorda il «vietato vietare»
(IStock)
Presidi e Cgil contro il ddl che impedisce la messa al bando della natività a scuola.
Bagna cauda, ossia l’arte di conciliare gli opposti
(IStock)
Fino al 3 dicembre si svolge ad Asti la celebrazione del noto condimento piemontese, che «mette insieme ingredienti che di per sé non si abbinano naturalmente», come dice il vescovo Marco Prastaro. Ma, almeno in cucina, anche ciò che sembra inconciliabile può andare a nozze. E in questa salsa il miracolo si ripete dal tardo Medioevo, anche se allora ad apprezzarlo era soprattutto il popolo, mentre la nobiltà era tenuta lontana dal suo sapore deciso. Oggi, per venire incontro al gusto di parte dei consumatori, esistono addirittura versioni senza aglio, mentre le alici non possono mancare mai.
Da Giulio Cesare alla nostra Repubblica: storia dello «Stellone» protettore d’Italia
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Da millenni, i destini della nostra nazione sono legati al tema della stella. Lo stesso astro che comparve alla morte del condottiero romano e che compare oggi nei nostri simboli ufficiali.

Sbanca New York il Lugana, vino che ispirò Catullo
Vigneti di Lugana (IStock)
Questo prodotto gardesano ha suscitato un enorme interesse nella Grande Mela. È un autoctono doc con un Dna antico.
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