Secondo i giudici non si tratta di un porto sicuro. E il comandante che consegnò 101 stranieri al Paese africano è colpevole di «abbandono». La sentenza scatena le Ong, che annunciano una class action contro l’esecutivo.
Giorgia Meloni e il premier libico Abdul Hamid Mohammed Dbeibeh (Ansa)
Il premier a Tripoli: Eni firma il progetto da 8 miliardi per produrre più gas. Accordo contro i clandestini. Giorgia Meloni: «Sì a elezioni». Niente meeting con Khalifa Haftar: il figlio del generale avrebbe incontrato il nostro console.
Scontri fra milizie e 11 morti, la lotta per il controllo della nazione danneggia Roma: la produzione di petrolio è rallentata e l’Eni sta studiando un piano d’investimenti per rimediare, mentre il caos che regna ovunque ingrossa i flussi di clandestini.
Sul dossier-Libia l’incontro tra Mario Draghi e Recep Tayyip Erdogan esaltato dai giornali ha portato a due effetti. Tripoli ci ha tagliato il 25% di gas e sarebbero in corso trattative per dare un nuovo e unico governo al Paese nordafricano. Non a Roma, ma sotto l’egida del sultano.
Gli affari della missione ad Ankara. Obiettivo 25 miliardi con le armi. Dietro la pace, i contratti: l’esercito turco acquisterà il sistema missilistico Samp-T.