inchiesta bergamo

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Inchiesta di Bergamo, i messaggi tra il ministro e il capo dell’Iss. Il primo: «Noi politicamente siamo per stringere dappertutto». Risposta: «Non ci sono evidenze scientifiche». Tre giorni dopo spiegava che le misure funzionavano. Macché scienza: il burocrate giustificava Giuseppe Conte & C.
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A microfoni spenti lo dicevano loro: «Il presidente dell’Iss è un incapace»
Silvio Brusaferro (Imagoeconomica)
La sottosegretaria Sandra Zampa in privato demoliva i tecnici che in tv passavano per luminari: «A che serve questa gente se non è in grado di fare previsioni?». La commissione d’inchiesta è ancora più necessaria.
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Sui tamponi l’ente copre il suo capo
Imagoeconomica
Il numero uno dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, non risponde all’accusa di truffa aggravata. E lascia parlare le note: «Mai chiesto finanziamento di 750 euro a test».
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Dopo l’inchiesta di Bergamo Speranza deve lasciare

Mario Draghi ha già contribuito a ridimensionarlo, togliendogli molti degli uomini che nell'anno della pandemia gli sono stati intorno (da Domenico Arcuri ad Angelo Borrelli) e obbligandolo a riaprire in anticipo numerose attività commerciali. Tuttavia, nonostante i suoi poteri siano stati di molto ridotti, finché Roberto Speranza rimarrà al proprio posto, cioè al ministero della Salute, noi non potremo dirci tranquilli.

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«Gli immigrati? Un miracolo fatto da Dio per darmi i soldi»
Don Antonio Zanotti
Don Antonio Zanotti, già indagato per abusi sessuali, a Bergamo gestiva fiumi di denaro pubblico. E tagliava le spese sul cibo per gli stranieri. Due dipendenti: «Butta via i milioni e al posto di pagare gli stipendi investe in mobili».
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