governo letta

Da premier fu un vero maestro nei tagli feroci alla sanità pubblica
Enrico Letta (Claire Greenway/Getty Images)
Enrico Letta ereditò da Mario Monti non solo la guida del governo, ma soprattutto la propensione alle sforbiciate. Repubblica le definì «uno scempio da fermare». Ma l'ordine di Bruxelles fu applicato senza pietà.
Come evitare la prossima crisi bancaria made in Ue
Ansa
  • Sulla stampa le parole del ministro sulla Germania non trovano spazio. Come accadde a quelle di Yanis Varoufakis che rivelò: «Schäuble ha imposto il Jobs act a Padoan». Che senso ha l'Ue se non si chiariscono questi temi?
  • Fabrizio Saccommanni, ministro del governo Letta che negoziò con l'Ue nega il ricatto e dice «Figuriamoci!». Sul tema però ha già cambiato versione più volte. Nel 2013 esultò, nel 2017 ammise in Parlamento che fummo costretti ad accettare tutto.
  • Lo scorso dicembre il bail in è entrato nella seconda fase: la vigilanza potrà bloccare i conti. Il governo è stato zitto. Ora serve sostenere la raccolta degli istituti e creare, in collaborazione con essi, un fondo nazionale per le dismissioni degli immobili.

Lo speciale contiene tre articoli

La trasparenza? I dirigenti pubblici se ne fregano: multarli è impossibile
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L'ultimo caso: la società di raccolta dei rifiuti di Padova ha aggirato gli obblighi. Ma di sanzioni neanche l'ombra: manca chi le incassi. È il risultato di tre leggi diverse di Mario Monti, Enrico Letta e Matteo Renzi. Ora ne serve una quarta.
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