gerhard ludwig müller

Nel suo intervento alle «Tavole di Assisi», il cardinal Gerhard Ludwig Müller sferza l’Uk: «Anche Adolf Hitler rinchiudeva chi pregava per i perseguitati». Ai fedeli: «Riconosciuti i diritti inalienabili, una cooperazione tra Stato e Chiesa è possibile. Ma se c’è conflitto, si ubbidisce a Dio».
La strategia dei tradizionalisti, minoranza in conclave, è di convincere i cardinali che occorre un pontefice in grado di rimettere ordine là dove Francesco ha portato confusione: benedizioni gay, ruolo di laici e donne, liturgia. E spuntano già nomi «ecumenici».
La fede di Ratzinger non era un’ideologia
Joseph Ratzinger, Papa Benedetto XVI (Getty Images)
Il cardinale Müller ricorda che per Benedetto XVI era urgente riportare Dio all’interno della vita dell’uomo, compiendo in lui una vera rivoluzione. Non politica, bensì spirituale. Sfumatura ben colta dal libro del senatore Pedrizzi sul Papa tedesco.
«Una bestemmia benedire il peccato: ai preti resta l’obiezione di coscienza»
Il cardinale Gerhard Ludwig Müller (Ansa)
L’ex prefetto della Fede Gerhard Ludwig Müller: «I sacerdoti possono negare il gesto alle coppie gay. I migranti? Quando la Chiesa aiuta le Ong, rispetti le giuste leggi degli Stati».
«Gli Lgbt non parlano mai a nome del Papa»
Gerhard Ludwig Müller (Getty images)
Il cardinale Gerhard Ludwig Müller, sul docufilm «Francesco» e le polemiche attorno alle unioni tra gay: «Quando gli atei e gli attivisti si fanno interpreti del Santo Padre spesso distorcono le sue affermazioni. E questo confonde i credenti che vogliono restare fedeli al magistero».
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