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Farmaci antiobesità, una miniera d’oro dai molti lati oscuri
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Non solo Eli Lilly e Novo Nordisk. Il rally delle case farmaceutiche è partito, in gara adesso anche Viking pharmaceutics e Zealand Pharma. I più famosi si chiamano Semaglutide e Liraglutide e ne parlano tutti. Non sono principi attivi nuovi, esistono da tempo ed erano già noti per essere utilizzati con successo nel trattamento del diabete di tipo 2. Il loro successo attuale però è dovuto al fatto che è stato scoperto che il loro utilizzo a più alto dosaggio nei pazienti con obesità consente una facile e veloce perdita di peso importante. Somministrando una dose a settimana sottocute, si riesce a perdere circa il 20% del peso corporeo di partenza.

Ora pure il capo dell’Aifa fa politica e dà il colpo di grazia alla scienza
Nicola Magrini (Imagoeconomica)
Nicola Magrini, direttore dell’Agenzia del farmaco a fine mandato, getta la maschera e attacca il governo a caccia di un posto. Spieghi invece i ritardi sulle cure, il no ai monoclonali, la scarsa vigilanza e il flop del siero italiano.
Il buco nero dell’Aifa
(Ansa)
  • Nei tre anni di pandemia l’ente ha infilato una serie di svarioni clamorosi. Era meglio chiamarla Aiva, cioè Agenzia italiana del vaccino, anziché del farmaco.
  • Maria Rita Gismondo: «I cambiamenti erano necessari per snellire le procedure. E per evitare i gravi errori commessi fino a ora».
  • Varata la riforma attesa da anni: via il direttore generale, più potere al presidente, un solo centro decisionale.

Lo speciale contiene tre articoli.

Il via libera ai vaccini salvo con un trucco
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Il semaforo verde dell’Ema alle cure anti Covid, previsto in ottobre, comprometterebbe il rinnovo dell’autorizzazione condizionata agli immunizzanti. L’esperto: «Per evitarlo il regolatore darà l’ok provvisorio anche a quei farmaci, lasciando in pista Pfizer & C.»
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