La direttiva Ue sulle piattaforme prevede che siano le società a dimostrare che i fattorini sono autonomi e non subordinati. L’Ugl: «Testo accettabile, ma ora tocca agli Stati».
No di Scholz e Macron alle norme dirigiste sugli addetti delle piattaforme della rete: bocciate delle regole iperburocratiche che la sinistra voleva usare in campagna elettorale. Pasticcio Italia: era pronto il sì.
Il ministero: «Il limite generalizzato è vessatorio». Ma Matteo Lepore attacca: «Scelta fatta col supporto del Mit». Crescono le proteste dei bolognesi.
L’aula di Strasburgo impone l’obbligo di ristrutturare le abitazioni. Ancora una volta vince l’ideologia: ne faranno le spese le famiglie che già ora sono in difficoltà. E a uscirne peggio sarà proprio il nostro Paese.
Il testo approvato ieri sarà riesaminato
dal Consiglio Ue e dalla Commissione. L’Italia darà battaglia sulle
deroghe, che potrebbero interessare 2,6 milioni di edifici.
Lunedì la plenaria del Parlamento Ue. Fdi, Lega e Fi pronti alla battaglia per stoppare la normativa che ci inguaierebbe. Si punta a sfruttare la sponda dei Paesi a Est, le divisioni tedesche all’interno del Partito Popolare e tra i liberali francesi.