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Non vi va di fare una cena elaborata? Aspettate gli amici per un bicchiere insieme? Avete voglia di uno “sfizio” goloso, ma non troppo impegnativo? Ecco una ricettina che accompagnata da una insalata fresca o messa accanto al vino giusto vi farà tornare il buon umore. Unico sacrificio: usare per qualche minuto il forno. Per la farcitura sbizzarritevi: olive, capperi e acciughe, Asiago o Montasio e speck, cipollina, ricotta e salame piccante, piselli e Fontina: insomma fate voi. Andiamo in cucina.

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In Toscana e segnatamente in Maremma il buglione è una sorta di mescolanza dei cibi di terra: si mette in pentola quello che c’è. D’inverno di solito si fa con le carni - e in questo assomiglia alla scottiglia - utilizzando pollame, scarti del maiale e del manzo, se c’è un po’ di cinghiale o altra selvaggina che vengono stufate in tegame con giusto apporto di vino rosso e spezie, d’estate ci si rivolge invece all’orto e ne esce un piatto profumatissimo, assolutamente vegetariano che può essere consumato sia caldo che a temperatura ambiente. La preparazione è semplicissima, ma per la buona riuscita della ricetta occorre che l’olio extravergine sia di prima scelta e le verdure siano freschissime.

Basta una spolverata di cannella per una pausa all’insegna del relax
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Originaria perlopiù dello Sri Lanka, questa spezia è l’ideale per aromatizzare dolci e bevande calde. La si usa già tritata e pure in stecche (ma fate attenzione alle dosi), e aiuta a gestire gli attacchi di fame.

Se non avete voglia di pietanze che ingombrano lo stomaco ecco un piatto che soddisfa il palato e lascia però leggero il desinare. E’ una preparazione che può essere un ottimo contorno – si sposa benissimo col pesce – ma anche una portata principale se avete deciso per una cena o un pranzo con amici vegetariani o vegani. Semplicissimo da fare ha esiti gastronomici assai rilevanti.

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Ogni volta che si prende in considerazione una ricetta territoriale radicata nei secoli si rischia l’accusa di eresia. Per fortuna l’interpretazione degli «gnocchi di pane» è libera: ce ne sono infinite versioni e si può dire che non c’è casa ladina, o trentina o altoatesina che non abbia la propria. Così ci siamo presi la libertà di proporvi la nostra versione.

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