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Tropico del crimine
Polizia nazionale di Haiti (Ansa)
  • Dimenticate i Caraibi da cartolina. Oggi le isole tanto amate dai turisti sono un crocevia di droga, armi e tratta di esseri umani. E lì si concentra un terzo degli omicidi mondiali.
  • Il bandito Jimmy «Barbecue» Chérizier controlla di fatto la capitale di Haiti. E si proclama difensore dei poveri.
  • L’esperta Sandra Pellegrini: «La pressione americana sul Messico ha dirottato i flussi in questa regione. La ‘ndrangheta ha un ruolo strategico».

Lo speciale contiene tre articoli.

  • Kingston potrebbe diventare indipendente da Londra nel 2025, dopo le forti tensioni tra i due Paesi su immigrazione e riparazioni per il regime di schiavitù del passato coloniale. Il calo del debito pubblico è reale, ma dipende da forti tagli alle risorse dello Stato. Che fatica sempre più a contrastare la dilagante criminalità.
  • La cultura giamaicana del rastafarianesimo si intreccia con la storia coloniale italiana nella figura controversa di Marcus Garvey, tra i massimi ispiratori del culto di Hailé Selassié e dell'etiopismo. Ma prima del 1935 si dichiarò ammiratore di Mussolini e del fascismo.

Lo speciale contiene due articoli.

  • Quasi 6 milioni di haitiani sono alla fame, mentre le gang criminali spadroneggiano nel vuoto politico. 5.700 le morti violente solo nel 2024. 700.000 gli sfollati.
  • Storia di Haiti, dalla dominazione spagnola all'indipendenza. Dal terrore vudù della dittatura di François Duvalier «Papa Doc» fino all'anarchia violenta del terzo millennio.

Lo speciale contiene due articoli.

Così Haiti sta sprofondando nel caos
Getty Images
  • La situazione a Port au Prince diventa ogni giorno più drammatica. Nell’ultima settimana di ottobre oltre 10.000 persone hanno dovuto abbandonare le loro case nei quartieri centrali di Cité Soleil e Solino dove la legge non esiste più e le gang criminali saccheggiano e incendiano tutte le abitazioni.
  • Antoine Rodrigue, diplomatico e rappresentante permanente dell'isola caraibica alle Nazioni unite: «Serve un altro tipo di impegno internazionale per sostenere il ripristino della pace. L'Onu deve fare uno sforzo economico e politico perché le nostre forze di polizia hanno bisogno di maggiore supporto».
  • Stefano Gatto, ambasciatore dell’Unione europea ad Haiti: «Da qui non si riesce nemmeno a uscire, non ci sono collegamenti aerei e la frontiera con la Repubblica Dominicana è chiusa».
  • Flavia Maurello, responsabile dell'organizzazione non profit Avsi per Haiti: «Ormai le bande criminali controllano il 90% della capitale e sono pochi i quartieri che restano sotto controllo governativo».

Lo speciale contiene quattro articoli.

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