ambiente inquinamento

È l’eco-isteria a rovinare il pianeta
Giorgia Vasaperna (Ansa)
L’attrice che pubblicizza cosmetici (inquinanti) e il ministro che si fa abbindolare: per diventare celebri ora si urla alla calamità. Di studiare, invece, non se ne parla.
Dalle macchine alla finanza verde. Le ecomanie han rotto come il woke
Getty images
Dopo la sbandata Lgbt, Bud costretta a licenziare per il crollo delle vendite. Lo stesso che registra il settore elettrico della Ford, con 4,5 miliardi di perdite. E ormai pure i grandi fondi snobbano le campagne anti fossili.
Contrordine, ecocatastrofisti. L’agenzia dell’Onu cambia rotta
Giuliano Amato (Imagoeconomica)
Il nuovo presidente dell’Ipcc frena: «L’aumento di 1,5 gradi non significa estinzione». Proprio nel giorno in cui Giuliano Amato si impanca a climatologo e ci intima di sottometterci al green. «Nessuno scienziato può dire alla gente come vivere o come mangiare», spiega Jim Skea. Figuriamoci se lo può fare uno che ci ha fregato i soldi.
Le menzogne sul clima. La nuova fede degli ecocomunisti
Nicola Fratoianni (Ansa)

Non c’è niente da fare: glielo puoi spiegare, gli puoi portare dati che dimostrano quanto siano in errore, puoi descrivere quali siano gli interessi multinazionali in gioco, ma ugualmente non sentono ragioni. Per loro l’ambientalismo duro e puro è un dogma. Hanno sostituito il credo nel comunismo con quello nell’ecologismo e spesso coltivano contro ogni evidenza entrambe le religioni.

Tre aziende tedesche inquinano più di tutta l’Italia. Ma l’auto la tolgono agli italiani
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala (Ansa)

Con la scusa di ambiente e salute, i sindaci di sinistra inaspriscono le gabelle sulle zone a traffico limitato. L’aria non migliora, i conti dei Comuni sì. E i più poveri restano a piedi.

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Change privacy settings