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Berlino si finanzia l’acciaio di Stato. Qui per salvare l’Ilva mancano 5 miliardi
Il presidente di Acciaierie d’Italia (l’ex Ilva), Franco Bernabè (Ansa)
L’Ue dice sì agli aiuti tedeschi. Nessun accordo tra i soci Arcelor e Invitalia. Venerdì assemblea: 320 milioni o rischio chiusura.
Agonia per l’Ilva: altri soci o nazionalizzare
Franco Bernabè (Imagoeconomica)
Mercoledì l’assemblea. Fitto torna all’idea di 6 mesi fa e propone a Invitalia di acquisire un ulteriore 20% con partner del settore. Ma quelli disponibili a giugno ora trattano per Piombino. Senza contrappeso ad Arcelor, Taranto deraglia. Meglio che entri lo Stato.
Secondo i sindacati non c’è garanzia che Jindal faccia le rotaie della commessa Rfi in Italia, nell’unico stabilimento che potrebbe produrle: però al momento è fermo e ha 1.428 lavoratori in Cig da dieci anni.
Per salvare l’ex Ilva il primo passo è cacciare i manager
Franco Bernabè (Imagoeconomica)
Produzione ai minimi e pagamenti fermi. E l’ad, espressione del gruppo franco-indiano, diserta l’incontro con governo e sigle.
Azot come l’acciaieria di Mariupol. Resistenza disperata nel bunker
Ansa
  • Nello stabilimento chimico di Severodonetsk stesso scenario visto ad Azovstal: la città è tutta in mani russe, resiste il nucleo asserragliato nella fabbrica. Dmitry Medvedev minaccia: «Tra due anni ci sarà ancora l’Ucraina?».
  • Accordo con Israele ed Egitto sul gas. Tel Aviv aumenterà la fornitura all’Ue, utilizzando la sponda del Cairo. Restano però incognite legate ai rapporti tra Abdel Fattah Al Sisi e Vladimir Putin e al ruolo ambiguo della Turchia.

Lo speciale contiene due articoli.

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