
In Italia le norme fiscali sono all’avanguardia, il settore aspetta Bruxelles. Crescono i prodotti senza combustione. Pasquale Frega (Philip Morris): la filiera vanta 44.000 occupati.La distribuzione dei prodotti da fumo e non da fumo grazie al lavoro di Logista che sposta 80 milioni di chilogrammi l’anno, porta alle casse dello Stato 15 miliardi di euro tra Iva e accise. Lo evidenzia il Rapporto sulla distribuzione dei prodotti da fumo e non da fumo 2025 presentato ieri al Chiostro del Bramante a Roma, da Logista e fondazione Università Tor Vergata. Lo studio dimostra come i prodotti da fumo e da inalazione stiano profondamente cambiando il mercato del tabacco. I prodotti tradizionali, come sigarette, sigari e tabacco trinciato, continuano a rappresentare la quota dominante del mercato, (80%) ma in deciso calo rispetto al 2019 grazie alla crescita della quota rappresentata dai prodotti senza combustione cresciuti in 5 anni dal 4% al 18%. Il settore, come dimostrano i dati, è in grande trasformazione anche se persistono sfide rilevanti come la annunciata revisione delle normative Europee e internazionali, che richiedono regole equilibrate. Infatti, mentre la normativa italiana è considerata all’avanguardia, nel settore c’è preoccupazione per la revisione della normativa Ue di settore, inoltre a novembre 2025, avrà luogo l’undicesima Conferenza delle Parti (Cop) della Convenzione quadro per il controllo del tabacco dell’Oms (Fctc), che aggiornerà le raccomandazioni normative per i Paesi aderenti. Sarà fondamentale adottare un approccio equilibrato che assicuri il perseguimento dei diversi obiettivi senza cedere a derive ideologiche e strumentali. I temi emersi dal rapporto sono stati affrontati negli interventi istituzionali diTommaso Foti, ministro per gli Affari Europei, le politiche di coesione e per il Pnrr; Federico Freni, sottosegretario del ministero dell’Economia e delle finanze e di Maurizio Leo, viceministro dell’Economia e delle finanze. A seguire, la prima tavola rotonda, dedicata al settore, ha visto la presenza di: Pasquale Frega, Presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia; Mario Antonelli, presidente nazionale della Federazione italiana tabaccai; Dario Crisci, managing director di Logista; Fabio de Petris, presidente e ad di Bat Italia; Didier Ellena, general manager di Jti Italia; Stefano Mariotti, ad di di Manifatture sigaro toscano; Jacob Wahnon Bunan, country manager di Imperial brands Italia.La seconda tavola rotonda ha approfondito le prospettive e le proposte della politica con gli interventi di Alessandro Giglio Vigna, presidente della commissione Politiche dell’Unione Europea della Camera dei deputati; di Luigi Liberatore, direttore accise dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli; di Giuseppe Mangialavori, presidente della commissione Bilancio della Camera dei deputati; di Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera dei deputati.Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha inviato un messaggio nel quale, ringraziando Logista, ha spiegato: «Il nostro obiettivo è continuare a promuovere un quadro regolatorio equilibrato, che consideri i parimenti salute, economia e innovazione anche nei prossimi interventi per la regolamentazione e la tassazione dei prodotti del tabacco nell’Ue». Anche perché il settore rappresenta un’eccellenza da tutelare, come ricorda Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, spiegando che si tratta di una «delle filiere strategiche e d’eccellenza: 8.000 imprese che occupano circa 44.000 persone ed esportano ogni anno circa 2 miliardi di euro in Europa e nel mondo».Federico Rella,vicepresidente e direttore corporate affairs di Logista Italia, auspica che «i prossimi interventi fiscali mantengano un approccio equilibrato e non ideologico che, oltre a tutelare i consumatori, sia capace di mantenere la sostenibilità del comparto e di preservare il gettito erariale».
Antonella Sberna (Totaleu)
Lo ha dichiarato la vicepresidente del Parlamento Ue Antonella Sberna, in un'intervista a margine dell'evento «Facing the Talent Gap, creating the conditions for every talent to shine», in occasione della Gender Equality Week svoltasi al Parlamento europeo di Bruxelles.
Ansa
Mirko Mussetti («Limes»): «Trump ha smosso le acque, ma lo status quo conviene a tutti».
Le parole del presidente statunitense su un possibile intervento militare in Nigeria in difesa dei cristiani perseguitati, convertiti a forza, rapiti e uccisi dai gruppi fondamentalisti islamici che agiscono nel Paese africano hanno riportato l’attenzione del mondo su un problema spesso dimenticato. Le persecuzioni dei cristiani In Nigeria e negli Stati del Sahel vanno avanti ormai da molti anni e, stando ai dati raccolti dall’Associazione Open Doors, tra ottobre 2023 e settembre 2024 sono stati uccisi 3.300 cristiani nelle province settentrionali e centrali nigeriane a causa della loro fede. Tra il 2011 e il 2021 ben 41.152 cristiani hanno perso la vita per motivi legati alla fede, in Africa centrale un cristiano ha una probabilità 6,5 volte maggiore di essere ucciso e 5,1 volte maggiore di essere rapito rispetto a un musulmano.
Donald Trump (Ansa)
Luci e ombre nel primo anniversario della rielezione alla Casa Bianca: promosso in Medio Oriente, rimandato sull’Ucraina. Borsa ai massimi ma «sopravvalutata». L’inflazione cresce e la Fed mantiene i tassi alti. Stallo record sulla legge di bilancio.
Gli elettori della Virginia chiamati a scegliere il nuovo governatore si sono espressi: «Trump you are fired! (sei licenziato, ndr). In uno stato però tendenzialmente blu, che nel 2024 aveva scelto Kamala Harris. E confermando il trend, ha optato per la democratica Spanberger. Sebbene il governatore uscente fosse repubblicano. Colpa dello shutdown a detta di molti. Cosa sia lo vedremo alla fine. E comunque negli ultimi 20 anni i democratici alla guida della Virginia sono stati scelti cinque volte su sette. Ma al netto delle elezioni in Virginia, e dando per scontato che la città di New York e lo Stato del New Jersey votassero democratico (per intendersi sono un po’ come Bologna e la Toscana per il Pd), a un anno esatto dalla sua rielezione alla Casa Bianca qual è il bilancio della seconda presidenza Trump?






