2023-12-01
Sul no global stipendiato con le offerte nessuno fiata
Luca Casarini (Imagoeconomica)
Non dico che dovessero aprirci il giornale, cioè dedicargli il titolo di prima pagina più importante, ma ieri mi aspettavo che almeno la notizia fosse messa con un po’ di evidenza. Invece niente, nemmeno una riga. Giuro, li ho sfogliati tutti, pensando che mi fosse sfuggito un taglio basso o un box, ma alla fine mi sono dovuto arrendere: la grande stampa ha deciso che i milioni regalati dai vescovi a quella combriccola di disobbedienti capitanata da Luca Casarini, no global e contestatore di professione, abituato a frequentare i centri sociali più degli oratori, non sono una notizia.Sì, proprio così. Che le diocesi di Napoli e Palermo, insieme con quelle di Brescia, Ancona, Pesaro e Modena, abbiano riempito di soldi le tasche di un tizio che milita nel partito della Sinistra italiana, al punto di esserne stato il segretario in Sicilia, per portare in Italia centinaia di migranti, a me non sembra un fatto di poco conto, ma tra le molte pagine dei giornaloni non ha trovato spazio. Nelle edizioni di ieri si potevano leggere pensose interviste a Giuliano Amato, in cui l’ex premier suggeriva a Benjamin Netanyahu di leggere Cavour, e fondamentali informazioni sulla chiusura di una Latteria frequentata dai Vip a Milano. Ma sui soldi che i vescovi italiani hanno girato a Mediterranea, la Ong fondata da Casarini e compagni per andare a caccia di migranti in mezzo al mare, silenzio stampa. E dire che la vicenda è piena di aspetti gustosi, che ieri e l’altro ieri abbiamo riferito. Tanto per dire, siccome il capo missione di Mare Jonio è indagato dalla Procura di Ragusa con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ci sono intercettazioni che rivelano il personaggio e soprattutto i suoi rapporti con gli alti prelati. In una di queste telefonate si sente parlare l’ex no global che si rallegra per i denari arrivati, senza i quali non avrebbe saputo come pagare l’affitto di casa e la separazione. Non fossero giunti i bonifici delle diocesi, molto probabilmente all’ex disobbediente non sarebbe rimasta altra alternativa che «andare a lavorare in un bar», prospettiva che a quanto pare lo atterrisce. Lo dice lui, al telefono con i suoi compagni di bisboccia, felice di quei 6.000 euro al mese che gli entrano in tasca. Del resto, che Casarini facesse la bella vita grazie ai migranti lo si era già capito da altre intercettazioni, dopo che gli investigatori lo avevano messo nel mirino per i soldi ricevuti da una società armatrice che gli aveva «ceduto» i profughi. Già. Nel 2021 i compagni della Mare Jonio avevano concordato un bonifico da 125.000 euro per presunte «attività di navigazione», quando in realtà quei soldi sarebbero stati semplicemente il compenso per aver accettato di trasbordare dei migranti dalla porta container battente bandiera olandese al peschereccio capitanato da Casarini. Un colpo da festeggiare con una bottiglia (o forse più) di champagne, come confidava il gruppetto nelle conversazioni captate dagli inquirenti. Insomma, soldi in cambio di profughi. Che poi è la stessa cosa emersa con l’inchiesta pubblicata da Panorama e rilanciata l’altro ieri dalla Verità. La Cei, le diocesi italiane, la Fondazione migrantes e la Caritas hanno finanziato per milioni le attività di Casarini. Considerati i profughi salvati in mare dalla nave capitanata dall’ex disobbediente, ogni extracomunitario è costato alla Cei quasi 5.000 euro, non proprio pochissimo. Ma dai duri e puri pro migranti invece dei ringraziamenti sono arrivati sentiti insulti. Il gruppo, infatti, si lamenta dei monsignori che si sono dati da fare per convincere papa Francesco a sganciare il denaro, arrivando a definirli dei coglioni. Che sia tutto un giro di quattrini è testimoniato poi anche da altre frasi, in particolare quella in cui la combriccola si congratula per essere riuscita a parlare con Bergoglio e avere detto chiaro al Pontefice che bisogna metter mano al portafogli. «La Chiesa cattolica sta diventando il nostro Soros», concludono festanti alludendo al finanziere che sponsorizza - anche in Italia - gruppi politici e Ong impegnati in favore dei profughi. In pratica, con la Chiesa Casarini e compagni hanno trovato l’America. Anzi: un bancomat che eroga quattrini a gentile richiesta.Ci risulta che una volta letti i nostri articoli in Vaticano sia scattato l’allarme. Come giustificare infatti quel flusso di denaro nei confronti di un tizio che fino all’altro ieri era un mangiapreti? E poi, come spiegare le letterine che - tramite Avvenire - il Papa e Casarini si sono scambiati? Soprattutto: come prenderanno i fedeli quel traffico di milioni dati a uno che non vuole andare a lavorare in un bar per pagare l’affitto, quando tanti poveri cristi non riescono - nonostante una vita di lavoro - ad arrivare a fine mese? Già. Questo è il tema. E in fondo anche la vera notizia.
Ecco #DimmiLaVerità del 16 ottobre 2025. Ospite il deputato della Lega Davide Bergamini. L'argomento del giorno è: "La follia europea dei tagli all'agricoltura e le azioni messe in campo per scongiurarli".