2023-10-09
Strage al festival, si temono 250 vittime
In Rete decine di filmati con corpi profanati e ostaggi, fra cui anziani e bambini, insultati dai palestinesi.Il giorno dopo l’attacco di Hamas contro Israele, appare in tutta la sua drammaticità il destino degli ostaggi, più di 100 tra soldati e civili rapiti, considerati dai terroristi «prigionieri di guerra». Tra di essi anche cittadini americani e tedeschi. Le Brigate al Qassam hanno fatto sapere che gli ostaggi sono tenuti nei tunnel dell’organizzazione nella Striscia e in «case sicure». Mentre l’esercito israeliano ha istituito una «unità di crisi» dedicata alla raccolta di informazioni «accurate» sugli ostaggi, quello che si sa e si è visto in molti video circolati durante l’attacco terroristico è che i militari ma soprattutto i civili, bambini, donne e anziani compresi, sono stati catturati per strada, nei kibbutz e nelle case. E poi legati, picchiati e caricati sulle jeep e sui pick up, prima di svanire nel nulla ed essere considerati prigionieri di guerra, condividendo un tragico destino con i soldati israeliani. È proprio Hamas ad affermare che il numero degli israeliani catturati è «diverse volte superiore» a decine e che erano sono stati portati in località sparse e sperdute in tutta la Striscia di Gaza. E se davvero decine di ostaggi sono stati portati a Gaza, le conseguenze per Israele sarebbero disastrose perché il gruppo radicale palestinese si troverebbe in mano «merce di scambio» fondamentale per esigere concessioni dallo Stato israeliano, mentre Israele avrebbe molta più difficoltà a compiere delle ritorsioni violente nella Striscia, sapendo che civili e soldati israeliani potrebbero trovarsi lì. Come spiega il quotidiano inglese Guardian, purtroppo fra quegli ostaggi i non pochi «bambini, donne, anziani e disabili danno la proporzione di questa guerra, facendo presumere che sarà lunga e dolorosa». Tra gli ostaggi ci sono le ragazze rapite in massa, mentre si temono circa 250 morti, tra i tanti giovani che partecipavano al Nova Music Festival nel Kibbutz Re’im, un sobborgo della città di Ofakim, nel Sud di Israele, non lontano da Gaza. Diversi video mostrano l’attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell’alba, gli spari, scambiati per effetti sonori, e la fuga nel mezzo del deserto. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani. Altri ostaggi pare siano stati sorpresi in un’altra festa all’aperto. Alcuni testimoni hanno riferito ai media israeliani che gli aggressori in motocicletta hanno iniziato a sparare sui partecipanti, molti dei quali risultano ancora dispersi. Tra le giovani rapite c’era Noa che ballava felice festeggiando il Sukkot. Come si vede in un video diventato virale su Twitter/X e sui media israeliani, Noa è stata catturata da due uomini e fatta salire a forza su una motocicletta. La ragazza israeliana sarebbe poi stata identificata dal fratello del suo compagno, anch’egli detenuto. «Ho visto Noa nel video spaventatissima non riesco a immaginare cosa stesse provando, urlava in preda al panico su una motocicletta» ha detto l’uomo all’emittente israeliana Channel 12. Un altro video, geolocalizzato nella Striscia di Gaza, mostra una donna scalza trascinata dal retro di un camion con le mani insanguinate legate dietro la schiena. Tra le prime atroci immagini che sono rimbalzate sulle tv c’è quella di un corpo seminudo e con le gambe spezzate in un impossibile disegno a X di una donna a pancia giù in una jeep, la faccia sfigurata e insanguinata esposta agli sputi, in un tripudio di armi al cielo e urla di «Allah akbar». I miliziani avevano identificato il corpo come quello di una soldatessa israeliana, ma il corpo pare sia di una tatuatrice tedesca che vive a Tel Aviv, la ventiduenne Shani Louk. A riconoscerlo, da un tatuaggio sulla gamba spezzata, è stata la mamma, che non ha smesso di sperare che in quel momento sua figlia fosse priva di sensi e ha lanciato via social un doloroso appello per chiedere aiuto e la liberazione della ragazza. Unico contatto ieri mattina dalla banca: la carta di credito di Shani Louk è stata utilizzata a Gaza. Ha fatto poi il giro della rete un video che mostrerebbe un bambino israeliano rapito e portato a Gaza in mezzo a tre coetanei palestinesi, che lo spingono, lo insultano e lo prendono in giro. Gli agitano di fronte un bastone, intimandogli di dire «ima, ima, ima», cioè «mamma» in ebraico. In un post, @IsraeleinItalia ha denunciato che terroristi di Hamas hanno giustiziato una bambina israeliana davanti ai suoi fratelli e ai suoi genitori tenuti in ostaggio. I media israeliani hanno rilanciato anche un filmato in cui si vede una donna con due bambini piccoli, in lacrime: sulle spalle una coperta con cui cerca di coprire sé stessa e i figli.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.