Le casse dei professionisti italiani investono 36 miliardi nell'economia reale. Ma all'estero

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  • Solo tra il 2016 e il 2017 il valore del patrimonio totale delle casse è aumentato di 5,3 miliardi (il 6,6% in più). Una buona notizia, visto l'andamento del mercato del lavoro che predilige il precariato e dunque il proliferare di contratti poco remunerativi. I più «esterofili» sono i fondi pensione: hanno puntato sul Pil tricolore 38,3 miliardi di euro, mentre gli investimenti non domestici hanno raggiunto quota a 79,5 miliardi.
  • Nonostante le prestazioni offerte nel 2017, nelle tasche dell'Enpam (medici) sono rimasti 998 milioni di euro, una cifra che distacca di gran lunga il secondo istituto in classifica. La cassa forense che si prende cura delle pensioni degli avvocati ha chiuso l'anno passato con un saldo positivo per 659 milioni di euro.
  • In difficoltà ci sono i geometri e soprattutto i giornalisti. Ogni 100 euro che l'Inpgi incassa da contributi ne spende 132,5 per pagare le pensioni, per tutte le altre prestazioni e per le spese di gestione.

Lo speciale contiene tre articoli.

  • Dopo lo scandalo mazzette, Confimprenditori si ribella: «Piuttosto che finanziare ville e bagni d’oro, aiutiamo i nostri settori produttivi». Matteo Salvini ancora polemico: «Al Consiglio di Difesa le decisioni erano già prese. Per il futuro vogliamo più chiarezza».
  • Il documento sulla guerra ibrida: «Per contrastarla ci servono 5.000 uomini».

Lo speciale contiene due articoli

Non sapendo dove prendere le risorse per il Paese invaso, la Commissione riesuma il salva Stati, la cui riforma è bloccata dal veto di Roma. Poi mette l’elmetto pure alla libera circolazione e lancia la «Schengen militare».

Come non averci pensato prima? Alle «tre strade senza uscita» per dare soldi all’Ucraina elencate da Giuseppe Liturri pochi giorni fa su questo giornale se ne aggiunge una quarta, ancor più surreale, resa nota dalla Stampa di ieri. Ursula von der Leyen avrebbe proposto di utilizzare «a fondo perduto» per Kiev le giacenze del famigerato Mes, il Meccanismo europeo di stabilità la cui riforma è di fatto bloccata dalla mancata ratifica parlamentare del nostro Paese.

Europa in salsa fake. Cibo italiano tarocco dentro il Parlamento. Lollobrigida: assurdo
Cibo italiano farlocco
Il market di Bruxelles vende imitazioni delle nostre specialità. Come la carbonara (in vasetto). Il ministro: «Subito verifiche».

Verrebbe da dire: Ursula, spiegaci questa. Perché nei palazzi dell’Ue si spaccia una poltiglia in vasetto definita Carbonara che è a metà strada tra un omogeneizzato e una crema da notte? Va bene che la baronessa von der Leyen pecca per abitudine in fatto di trasparenza - dai messaggini sui sieri anti-Covid con Albert Bourla della Pfizer costati una valanga di miliardi fino alla corrispondenza con i generali tedeschi, senza contare il silenzio sulla corruzione in Ucraina - ma arrivare a vendere nel «suo» supermarket il falso cibo italiano pare troppo. Anche se sappiamo da tempo che l’Ue è tutta chiacchiere e distintivo, in questo caso falso.

La triste metamorfosi dei sovranisti. Ora pensano a rassicurare i mercati
Il Parlamento europeo (iStock). nel riquadro, la copertina del libro di Gabriele Guzzi
Alcuni esponenti del centrodestra hanno cambiato registro: parlano come Elsa Fornero.

Eurosuicidio è il titolo di un gran bel libro scritto da Gabriele Guzzi con prefazione di Lucio Caracciolo sull’impatto dell’Unione europea rispetto alle crisi in corso. Un’analisi severa e puntuale, dove i dati reggono le tesi che conducono all’arrivo: l’Europa non è in crisi, è la crisi.

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