2023-07-07
La Severino si dimette dalla Luiss
L’ex ministro ha votato no alla cessione della Business School al fondo Nextalia. Pesano le divergenze col presidente Vincenzo Boccia e col capo della Confindustria Carlo Bonomi.Giornata di importanti novità alla Luiss, l’università privata targata Confindustria. Al termine di un consiglio di amministrazione non proprio pacifico, la professoressa Paola Severino, già ministro della Giustizia, ha deciso di rassegnare le dimissioni. A far deflagrare una situazione già tesa da tempo sarebbe stato il suo voto negativo in sede di consiglio. All’ordine del giorno la cessione del ramo d’azienda della Business School al fondo Nextalia guidato da Francesco Canzonieri già enfant prodige di Mediobanca. Evidentemente la posizione della Severino è in contrasto con quella di Vincenzo Boccia, che nella Luiss ricopre il ruolo di presidente in rappresentanza della Confindustria che ha guidato per un mandato. I critici rispetto alla vendita sottolineano che di fronte all’opportunità di fare cassa nel breve termine si andrebbero a perdere ricavi nel medio termine e ulteriori opportunità di crescita nel lungo periodo. Ad aprile del 2022 Confindustria decise di entrare nel capitale di Nextalia e quindi l’idea di cedere non è certo maturata negli ultimi giorni. Ciò spiega le fratture e anche la possibilità che la Severino abbia deciso di dimettersi (mantenendo solo l’incarico di professore emerito di diritto penale e di presidente della School of Law) per anticipare i tempi. Il rischio concreto di esclusione futura una volta arrivato alla Luiss Carlo Bonomi potrebbe essere infatti la seconda leva ad aver innescato tale scelta. Il terzo elemento si percepisce dai corridoi dell’università. Da qualche mese l’ex ministro del governo di Mario Monti avrebbe avuto più di una divergenza rispetto alle posizioni del rettore Andrea Prencipe. Sembra che la Severino non gradisse troppo lo spostamento verso una Princeton nei toni e nelle forme. Al contrario il sentiero da percorrere sarebbe stato quello delle relazioni con gli ex alunni forti. Due nomi per dare una idea. Elisabetta Belloni, adesso numero uno del Dis, Dipartimento per le informazioni e la sicurezza. Carlo Messina numero uno di Intesa Sanpaolo. Tra gli ex alunni celebri c’è anche Marcella Panucci che dopo aver rivestito per anni l’incarico di dg di Viale dell’Astronomia è passata, certamente con la benedizione della Severino, al ministero della Pubblica amministrazione e, con il governo Meloni, al dicastero dell’Università. Al di là dei singoli nomi, l’ex ministro, come tutti sanno, gode di una delle reti di relazioni più ampie del Paese e non è dunque detto che la vicenda si esaurisca qui. Le mosse di Bonomi sono ancora da scrivere e da qui a ottobre la fuoriuscita della Severino potrà avere effetti pesanti sugli equilibri di Confindustria. Certo, al termine del cda di ieri, la professoressa ha tenuto a ringraziare e a uscire senza minimamente sbattere la porta. «I vincoli che mi legano alla Luiss rimangono forti e intensi: ciascuna delle esperienze vissute in questi lunghi anni - da giovane assistente a professore ordinario, a presidente della facoltà di giurisprudenza a pro-Rettore, a Rettore e infine vicepresidente - sono state per me motivo di orgoglio», ha scritto in una lettera, «quell’orgoglio che ho cercato di trasmettere ai tantissimi studenti che ho accolto, formato e laureato in Luiss. Continuerò nell’insegnamento. Insegnare è il più nobile dei compiti, perché lascia nei giovani il segno della nostra cultura, dei nostri sentimenti del nostro modo di concepire le relazioni sociali e quelle istituzionali». E sulle istituzionali ci sarà particolare lavorio. Vedremo come si muoveranno il Rettore e l’attuale capo di Confindustria.