Ogni anno migliaia gli uomini e donne di qualunque estrazione e credo si mettono in viaggio verso luoghi di culto dove storia, arte e territorio si uniscono creando realtà uniche. Dal Santuario di Oropa in Piemonte a quello di San Francesco da Paola in Calabria, passando per l'Abbazia delle Tre Fontane nel Lazio, l'Italia offre infinite opportunità.
Ogni anno migliaia gli uomini e donne di qualunque estrazione e credo si mettono in viaggio verso luoghi di culto dove storia, arte e territorio si uniscono creando realtà uniche. Dal Santuario di Oropa in Piemonte a quello di San Francesco da Paola in Calabria, passando per l'Abbazia delle Tre Fontane nel Lazio, l'Italia offre infinite opportunità.Lo speciale contiene un articolo e cinque approfondimenti.Turismo religioso: un'espressione che potrebbe far storcere qualche naso. Come associare un'attività così mondana come il turismo al legame tra uomo e divino? In effetti, pellegrinaggio e turismo religioso non necessariamente coincidono. Se il primo rimanda a una serie di atti di devozione da praticare in luoghi sacri, il secondo può essere appannaggio di semplici appassionati e curiosi.Andar per chiese, eremi e santuari, quindi, non significa per forza ricercarvi spiritualità: ricordiamoci che i beni della Chiesa hanno prima di tutto natura storico-artistica (rappresentano circa il 70% del patrimonio nazionale!) e, tanto per citare un esempio, possono fungere da traino per la scoperta dei territori all'interno dei quali sono inseriti.A dimostrazione del fatto che il turismo religioso può essere anche considerato turismo culturale, esiste BeWeB, portale dei beni culturali ecclesiastici messo a disposizione dalla Cei (Conferenza Episcopale Italiana). Un sistema avanzato permette di fare ricerche e sotto-ricerche attraverso l'utilizzo di parole chiave, date e categorie. Si accede così a un patrimonio sterminato di beni (architettonici, archivistici, librari etc.) grazie al lavoro delle diocesi e degli istituti culturali ecclesiastici italiani.Vaticano.com, invece, si occupa proprio di turismo religioso, fornendo informazioni ai viaggiatori in cerca di santuari, luoghi di culto ed eventi (questi ultimi, ovviamente, per lo più in stand-by).Fare turismo religioso, infine, può voler dire trovare un senso, ma non necessariamente legato alla fede. Si pensi a Santiago de Compostela, tappa conclusiva di uno dei cammini più celebri al mondo. Sono migliaia gli uomini e le donne di qualunque estrazione e credo che ogni anno si mettono in marcia. Per quanto la destinazione sia il santuario cittadino, le motivazioni che spingono a intraprendere un simile viaggio hanno spesso a che fare con afflati laici.Il turismo religioso – così come lo stiamo descrivendo – è stato formalmente legittimato solo nel 1987, quando il Consiglio d'Europa avviò il programma degli Itinerari Culturali attraverso la Dichiarazione di Santiago de Compostela. Al loro interno si trovano anche i percorsi religiosi, in quanto veicoli di cultura e spiritualità.Fatto questo necessario distinguo tra turismo religioso e pellegrinaggio, vediamo da vicino le maggiori tappe che uniscono la passione di fedeli e turisti. Tra le mete, l'Italia ricopre indubbiamente un ruolo di spicco, in quanto terra di santi e artisti che hanno reso loro onore. Fino al 2019, la sola Basilica di San Pietro accoglieva circa 11 milioni di visitatori l'anno.Fuori da Città del Vaticano, i luoghi religiosi più visitati della capitale sono le basiliche papali di San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura. Altra meta di pellegrinaggio che registra un grande afflusso è il Santuario della Madonna del Divino Amore, a Castel di Leva. La ragione di questa passione è da ricercarsi in un miracolo che si dice essere avvenuto nel 1740, quando un pellegrino diretto a San Pietro venne salvato dalla Madonna da un branco di cani che stava per assalirlo proprio laddove oggi sorge il santuario. Quanto al resto d'Italia, in base ai dati dell'Enit (Agenzia nazionale del turismo), le mete italiane in cima alla lista sono Assisi e San Giovanni Rotondo. La città umbra, fino all'inizio della pandemia, registrava annualmente circa 5 milioni di visitatori innamorati della Basilica di San Francesco e della Porziuncola. Ancora più fedeli, invece, si recavano nel santuario pugliese, dove visse e operò Padre Pio.Seguono, con 4 milioni di visitatori, il santuario mariano di Loreto (Ancona) e Padova, con 3 milioni di visitatori che accorrono per venerare Sant'Antonio e vedere la splendida basilica a lui dedicata, una delle più grandi del mondo.Oltre alle singole mete, esistono anche gli itinerari religiosi, molto amati anche dai laici: si pensi alla Via Francigena, le cui ramificazioni portano tutte a Roma. Tra gli altri percorsi segnaliamo il Cammino di San Benedetto (che parte da Norcia e arriva a Montecassino), la Via degli Abati (che unisce Pavia a Pontremoli) e la Via degli Dei, che si snoda lungo l'Appenino, unendo Bologna e Firenze.Quelli che seguono sono 5 luoghi di culto sparsi tra Nord, Centro e Sud. Luoghi che ciascun viaggiatore dovrebbe vedere almeno una volta nella vita, anche come base di partenza o di arrivo di un viaggio incentrato non solo sulla fede: storia, arte e territorio si uniscono creando realtà uniche e composite, come sempre accade in Italia.<div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/scoprire-bellezze-italiane-turismo-religioso-2653162909.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="piemonte-il-santuario-di-oropa" data-post-id="2653162909" data-published-at="1622424523" data-use-pagination="False"> Piemonte - Il Santuario di Oropa Santuario di Oropa (iStock) Divenuto patrimonio dell'umanità dell'Unesco nel 2003, il Sacro Monte di Oropa è uno dei nove Sacri Monti disseminati tra Piemonte e Lombardia. Una definizione che si deve alla presenza di cappelle e architetture religiose risalenti al XVI e al XVII secolo.il Sacro Monte di Oropa val bene una visita per la sua monumentalità, che si deve al lavoro dei più grandi architetti sabaudi. Il complesso si sviluppa infatti su tre grandi piazzali a terrazza e comprende un percorso devozionale, dov'è possibile entrare in contatto con le origini di Oropa, le sue tradizioni e il culto locale.Cuore di questo luogo sacro è la Basilica Antica, dove si venera la Madonna Nera. Oltre a una sua statua lignea, vi si trova un ciclo di affreschi a Lei dedicati. Stiamo infatti parlando del più importante santuario mariano delle Alpi.Curiosa la fontana del Burnell, situata nel chiostro: ad essa sono appesi diversi cassuij – ossia mestoli in ferro – con cui raccogliere l'acqua e dissetarsi.Oltre la raccolta basilica, al di là di una grandiosa scalinata, si trova poi la Basilica Superiore, fatta costruire per la crescente affluenza dei pellegrini. Al suo interno, tra le altre cose, è possibile ammirare una mostra permanente di presepi provenienti da tutto il mondo.Non solo religione però: al Santuario di Oropa si va anche per godere della natura incontaminata che lo circonda: sorgendo a 1200 metri di altezza, è una sorta di verdissima balconata sulla pianura biellese. Partendo dal santuario, si possono fare diverse escursioni in quella che dal 2005 è una Riserva naturale Speciale.La Basilica Antica è aperta tutti i giorni dalle 07.00 alle 19.00, quella Nuova dalle 08.30 alle 16.30.Dormire e mangiare (anche all'interno del santuario):Ristorante Fornace (via Santuario d'Oropa, 480)Ristorante Valfré (Str. Alla Galleria di Rosazza, 2)Ristorante Croce Bianca (via Santuario d'Oropa, 480)Hotel Sacro Monte di Oropa (via Santuario d'Oropa, 480)Una Franca Affittacamere con Camere di Charme (via Santuario d'Oropa, 364) <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem2" data-id="2" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/scoprire-bellezze-italiane-turismo-religioso-2653162909.html?rebelltitem=2#rebelltitem2" data-basename="emilia-romagna-il-santuario-della-madonna-di-san-luca" data-post-id="2653162909" data-published-at="1622424523" data-use-pagination="False"> Emilia Romagna - Il Santuario della Madonna di San Luca Santuario della Madonna di San Luca (iStock) I motivi per andare a Bologna di sicuro non mancano, ma a quelli più conosciuti (la Torre degli Asinelli, i tortelli e la pulsante Piazza Maggiore, tra gli altri) se ne aggiunge uno prettamente storico-religioso: il Santuario della Madonna di San Luca.Situato sul Colle della Guardia, si raggiunge attraversando circa 4 chilometri di portici, peculiarità che rende Bologna una delle città più belle d'Italia, conferendole un primato: la presenza del porticato più lungo del mondo.Si parte da porta Saragozza e si attraversano le 666 arcate che si snodano come un serpente in direzione del santuario, parte in pianura e parte in salita. Lungo il percorso sono presenti 15 cappelle sui Misteri del Rosario.L'ellittica chiesa, nella sua forma attuale, venne costruita tra il 1723 e il 1757 ed è meta di pellegrinaggio in quanto custodisce l'icona della Vergine col Bambino, detta «di san Luca». La presenza di questa sacra icona la trasforma simbolicamente nel piede della Madonna che schiaccia il serpente, vale a dire il diavolo.Al suo interno si trovano opere di Guido Reni (La Madonna del Rosario) e del Guercino (Cristo che appare alla Madre).Il Santuario è aperto tutti i giorni dalle 07-00 alle 19:00, mentre il piazzale apre mezz'ora prima e chiude mezz'ora dopo. Esiste anche la possibilità di visite guidate: basta scrivere a prenotazioni@santuariodisanluca.it o chiamare il numero 051/226934. Dormire e mangiare:Vito a San Luca (via di Monte Albano, 5);Trattoria Boni (via Don Luigi Sturzo, 22);Trattoria Meloncello (via Saragozza, 240);Boutique Hotel Calzavecchio (via Calzavecchio, 1);BED IN BO Saragozza (via Giovanni Battista Melloni, 26). <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem3" data-id="3" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/scoprire-bellezze-italiane-turismo-religioso-2653162909.html?rebelltitem=3#rebelltitem3" data-basename="sardegna-basilica-di-san-simplicio" data-post-id="2653162909" data-published-at="1622424523" data-use-pagination="False"> Sardegna - Basilica di San Simplicio Basilica di San Simplicio (iStock) La Sardegna conta in tutto 10 santuari, tutti di grande interesse storico-artistico.Il più importante della parte nord-orientale dell'isola è la Basilica di San Simplicio, che sorge nel centro di Olbia e dal 1993 è basilica minore, titolo che le conferì Papa Giovanni Paolo II.La basilica venne costruita nell'XI secolo, perfetto esempio di Romanico sardo. Sotto l'altare si trova anche la teca con quelle che sembrano essere le reliquie del santo e martire, che è anche patrono di Olbia e Gallura. La presenza dei resti richiama i fedeli da ogni parte della regione.Nel sottosuolo della Basilica sono stati rinvenuti un tempio dedicato al culto di Cerere e diverse sepolture (si trova infatti in corrispondenza della necropoli occidentale romana). A testimoniarne la storia è il Museum Civitatense, parte del Museo diocesano di Tempio – Ampurias, realtà diffusa che si articola in tre poli, di cui gli altri due sono:Museum Ampuriense (Castelsardo);Museum Templense (Tempio Pausania);Di tale realtà fanno parte anche i musei-sacrestie di Calangianus, La Maddalena, Luogosanto, Martis, Bulzi e Perfugas. La Basilica di San Simplicio, dunque, può essere base di partenza o di arrivo di un itinerario culturale e naturalistico di tutto rispetto.Orari di apertura della basilica: 8.30-17.30.Orari di apertura del museo (lunedì-sabato): 9.00-17.00. Per informazioni sulle visite guidate, scrivere a museumcivitatense@gmail.comDormire e mangiare:Ristorante La Lanterna, Olbia (via Olbia, 13)Terra Nostra Trattoria Pizzeria (via Regina Elena, 62)Sartoria del Gusto (via dello Zaffiro, 17)Jazz Hotel (via degli Astronauti, 2)Double Tree by Hilton Hotel Olbia – Sardinia (via Isarco, 5/7) <div class="rebellt-item col2" id="rebelltitem4" data-id="4" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/scoprire-bellezze-italiane-turismo-religioso-2653162909.html?rebelltitem=4#rebelltitem4" data-basename="lazio-abbazia-delle-tre-fontane" data-post-id="2653162909" data-published-at="1622424523" data-use-pagination="False"> Lazio - Abbazia delle Tre Fontane Abbazia delle Tre Fontane (Wikimedia Commons) Oltre alle basiliche papali, a Roma esiste una quantità di edifici religiosi da far girare la testa. Uno dei più belli è sicuramente l'Abbazia delle Tre Fontane, monastero trappista d'architettura romanica situato sulla via Laurentina (via di Acque Salvie, 1).L'abbazia deve la sua importanza al fatto che qui avvenne martirio di San Paolo: all'esterno della chiesa a lui dedicata, una grande targa marmorea ricorda infatti che qui il santo venne decapitato. Ma perché «tre fontane»? Perché la testa del martire pare sia rimbalzata tre volte a terra, dove sgorgarono appunto tre fonti.Il complesso è composto tra tre chiese, che si trovano oltre l'Arco di Carlo Magno: Chiiesa dei SS. Vincenzo e Anastasio alle Tre Fontane, la più grande: qui si trovano le reliquie di San Vincenzo di Saragozza. Orari: dalle 6:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:30Chiesa di Santa Maria Scala Coeli, chiamata così per via della visione che ebbe S. Bernardo di Chiaravalle mentre celebrava messa: un peccatore (per cui il santo aveva pregato) che percorreva una lunghissima scala, in cima alla quale lo aspettava la Madonna. Aperta dalle 15:00 alle 18:00 Chiesa di San Paolo al Martirio, realizzata da Giacomo della Porta. Aperta dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00.Oltre ai motivi religiosi, ce n'è uno profano per visitate le Tre Fontane: la birra trappista. La si può acquistare nel negozio uscendo dall'abbazia. Dormire e mangiare:Ristorante Il Girasole (via Rosa Raimondi Garibaldi, 26/28)Ristorante Da Luigi all'Orto di Roma (via di Grotta Perfetta, 551)Checco dello Scapicollo (via dei Generi, 5)Hotel Caravel (via Cristoforo Colombo, 124)Hotel Pulitzer Roma (via Guglielmo Marconi, 905) <div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem5" data-id="5" data-reload-ads="false" data-is-image="True" data-href="https://www.laverita.info/scoprire-bellezze-italiane-turismo-religioso-2653162909.html?rebelltitem=5#rebelltitem5" data-basename="calabria-santuario-di-san-francesco-da-paola" data-post-id="2653162909" data-published-at="1622424523" data-use-pagination="False"> Calabria - Santuario di San Francesco da Paola San Francesco da Paola (iStock) La Calabria è ricca di santuari, ma quello intitolato a San Francesco da Paola è sicuramente il più visitato perché contiene parte delle sue spoglie. Il santo, infatti, è il patrono di tutta la regione, che lo invoca a protezione della gente di mare e contro incendi, epidemie e sterilità.Fu proprio Francesco, nel XV secolo, a fondare il santuario, che giusto un anno fa (a 500 anni dalla canonizzazione) è stato elevato a rango di santuario regionale.La fondazione avvenne nel luogo in cui San Francesco conduceva la sua vita da eremita: a convincerlo fu il numero di persone che accorrevano a vedere l'eremo, accanto al quale costruì quindi una chiesetta e un convento.Il santuario, inserito all'interno di un grande piazzale, è oggi composto dalla basilica antica, dalla basilica nuova e dal ponte che la unisce al collegio dei frati minimi, ordine a cui apparteneva San Francesco. Interessante la fonte della cucchiarella, dove i pellegrini usano abbeverarsi.Il santuario è anche una delle tappe del cammino che ricalca quello che fece il santo. Un percorso di interesse non solo religioso, ma anche naturalistico, che attraversa boschi, borghi e panorami calabresi di grande bellezza. Orari di apertura del santuario: Dalle 6.30 alle 19.00 Luglio e agosto: 6.30 - 20.00Dormire e mangiare:Ristorante Atmosfera Versatile (lungomare S. Francesco di Paola, 34)Il Boccone del Re (via S. Leonardo, 11)Vecchia Paola (Corso Garibaldi, 75)Villa Catalano (via Fiego, 13)Albergo Blumentag (Viale Magna Grecia, 8)
Ursula von Der Leyen (Ansa)
I costruttori apparentemente tranquillizzati dall’incontro con Ursula Von der Leyen che assicura: punteremo sulla neutralità tecnologica e a breve rivedremo lo stop ai motori termici. Di concreto però non c’è nulla. Intanto l’Unione si spacca sugli obiettivi climatici 2040.
Bologna, i resti dell'Audi rubata sulla quale due ragazzi albanesi stavano fuggendo dalla Polizia (Ansa)
- Due ragazzi alla guida di un’Audi rubata perdono il controllo scappando dalle volanti a Bologna: schianto fatale con un lampione. Un testimone: «Sarà andato a 150 all’ora, le pattuglie erano lontane». Ma Lepore attacca: «Aspettiamo che ci dicano com’è andata».
- Monfalcone, africano accusato di violenza sessuale. Cisint: «Va rimandato a casa sua».
Lo speciale contiene due articoli.
La Global Sumud Flotilla. Nel riquadro, la giornalista Francesca Del Vecchio (Ansa)
Censurata la cronista Francesca Del Vecchio: «Non volevo essere addomesticata».
Vladimir Putin e Donald Trump (Ansa)
L’Alleanza atlantica vara l’operazione «Sentinella» dopo l’invasione dei droni russi in Polonia. Rutte: «Episodio ancora sotto esame, noi pronti a difenderci».