Il turismo nel Lazio non è solo Roma: dalla Valle di Comino all'abbazia di Montecassino, la terra che ha dato i natali a personaggi come Nino Manfredi, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica, offre numerosi itinerari.
Il turismo nel Lazio non è solo Roma: dalla Valle di Comino all'abbazia di Montecassino, la terra che ha dato i natali a personaggi come Nino Manfredi, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica, offre numerosi itinerari.Il Lazio non è Roma. Adesso non resta che farlo capire ai turisti. È normale che la capitale polarizzi tutta l'attenzione: Roma è una delle città più belle del mondo, ma il resto della regione patisce ingiustamente questa disattenzione turistica.Si pensi alla Tuscia, tutta quella parte del Viterbese dominata un tempo dagli Etruschi e oggi puntellata di borghi per lo più abbarbicati sulla roccia (fulgido esempio è Civita di Bagnoregio). La natura non è da meno: il Lazio ha dalla sua calanchi, monti e cascate, che fanno da cornice a una storia ricchissima ovunque si vada.In fin dei conti, non è nemmeno necessario allontanarsi troppo da Roma. Si prenda Subiaco: non solo borgo suggestivo, ma anche sede di due splendidi complessi benedettini, raggiungibili da pellegrini e amanti del trekking lungo la via dei Monasteri. Il Monastero di Santa Scolastica e il Sacro Speco sono due scrigni di storia, arte e spiritualità. Ma se c'è una zona che sembra appartenere solo ai ricordi della cinematografia del dopoguerra, questa è la Ciociaria. Se non tutti riescono a collocarla con precisione, in molti la associano ancora alla Sophia Loren di Vittorio De Sica.È per questo che abbiamo pensato di proporvi un breve itinerario nel Frusinate, zona al di fuori delle classiche rotte turistiche. Breve itinerario ciociaroSi parte dalla celeberrima Abbazia di Montecassino, arroccata sull'acropoli dell'antica Casinum (la si vede sin dall'Autostrada del Sole).Fondata nel 529 d.C. da San Benedetto (che qui elaborò la sua Regula, sintetizzata dalla locuzione "Ora et labora"), si presenta come una sorta di fenice rinata dalle sue ceneri.Quella che ammiriamo oggi è solo una delle tante versioni che si sono succedute nel tempo: la sua candida monumentalità è infatti il frutto di una certosina ricostruzione avvenuta nel secondo dopoguerra: gli alleati, infatti, la rasero al suolo nel 1944.L'ingresso all'abbazia è gratuito, mentre è a pagamento l'accesso alla parte antica, previa prenotazione sul sito.La Ciociaria è un insieme di luoghi della memoria: teatro di battaglie durissime durante la guerra, vi riposano eternamente i tanti soldati caduti. A testimoniarlo sono i cimiteri monumentali intorno a Cassino, in particolare quelli polacco e del Commonwealth.La Valle di CominoNon appena si avverte la necessità di fare una pausa dalla storia, è possibile rigenerarsi nella natura: la Valle di Comino è l'ideale. Situata nel Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, era amata anche da Papa Wojtyla, che si fermò a meditare di fronte alla cascata che poi prese il suo nome: cascata Giovanni Paolo II (località Settefrati).Gli alberi secolari, il limpido fiume Melfa e le rossastre (i topolini di montagna) creano uno scenario da fiaba, assolutamente da preservare vista anche la presenza degli orsi, animali ormai in via di estinzione.I borghi ciociariGli amanti dei borghi non possono che rimanere incantati dai piccoli centri della Ciociaria.Situato nel Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, San Donato Val di Comino risale al V secolo a.C. ed è bandiera arancione del Touring Club. Conosciuto anche come il paese degli scalpellini, ammalia con il suo centro storico intatto, abbellito da piante e fiori a ogni finestra. A poca distanza c'è Atina, nel circuito dei Borghi più Belli d'Italia (il museo archeologico è una chicca).Veroli spicca per le mura ciclopiche e la parte sotterranea, dove si cela un ex mitreo, luogo di culto per i devoti del dio Mitra. Da visitare anche la chiesa di Santa Salomè, caratterizzata dalla scala santa, che i fedeli percorrono in ginocchio. I Monti Ernici fanno il resto, circondando questo borgo come in un abbraccio.A poca distanza si trovano anche Alvito (magnifica la vista che si gode dai resti della rocca) e Picinisco, dove David Herbert Lawrence scrisse parte del suo romanzo La ragazza perduta. E poi Pico, il primo Parco Letterario di Ciociaria; Arpino, la città di Cicerone; Alatri, fondata in tempi remotissimi. Per non parlare di Isola del Liri, uno dei pochissimi paesi ad avere una cascata in pieno centro storico.La Ciociaria, infine, ha dato i natali a personaggi di spicco in diversi ambiti, tra cui il cinema: Nino Manfredi, Marcello Mastroianni e Vittorio De Sica sono i più famosi. Ma i ciociari si sono fatti strada anche nel resto del mondo: tantissime le storie di persone che hanno sfondato nell'imprenditoria, esportando prodotti o assumendo il monopolio di alcune attività, come il fish and chips e i gelati in Irlanda.Abbiamo iniziato questo viaggio in un'abbazia e lo terminiamo in un'altra abbazia: a Casamari possiamo ritemprare lo spirito dopo aver assorbito tanti dettagli di vita, storia e natura. Qui, tra il chiostro e il refettorio, accompagnati da rondini e passerotti, possiamo immaginare la vita dei monaci cistercensi, votati al silenzio e a giornate scandite secondo il "sacro numero delle sette". Spiritualità e precisione che si riflettono appieno nell'architettura di questo luogo di pace.
(IStock)
Svanisce l’accusa di falso ideologico per una professionista di Roma che aveva esentato alcune persone a rischio. Finisce un calvario fatto di incursioni dei Nas e documenti spacciati per falsi. La storia della pandemia viene riscritta poco alla volta.
Niente falso ideologico. Niente reato. Invece piena assoluzione per un medico di base di Roma che nel 2022 aveva firmato l’esenzione al vaccino anti Covid a quattro pazienti. L’ennesima di una serie di sentenze che ormai, una dopo l’altra, stanno riscrivendo la storia della pandemia in Italia e soprattutto della sua malagestione.
Il caso è quello di una dottoressa accusata perché avrebbe avuto l’ardire di esentare dalla vaccinazione alcune sue pazienti. E di aver prodotto certificazioni false. Documenti che il medico aveva firmato perché le pazienti erano portatrici di una serie di fattori di rischio e se vaccinate, avrebbero potuto sviluppare malattie gravi o incorrere in un peggioramento del loro quadro clinico. Come purtroppo è successo a molti pazienti che dopo la vaccinazione hanno visto l’insorgere di danni collaterali gravi e invalidanti.
Christine Lagarde (Ansa)
Nel consueto bollettino, gli economisti della Bce (a guida francese) parlano di una Ue a due velocità trainata dalla crescita del Pil di Macron & C. Non citano la crisi politica più grave degli ultimi 70 anni, deficit fuori controllo, tagli al rating e spread zero con l’Italia.
Qualche settimana fa (inizio ottobre), era balzato agli onori delle cronache un report degli analisti di Berenberg che per la prima volta parlavano di un vero e proprio scambio di ruoli all’interno dell’Ue: «La Francia sembra la nuova Italia». Dietro a quel giudizio tranchant ci passa un’epoca di almeno tre lustri che parte da un altro mese di ottobre, quello del 2011, e dalla risatina tra gli allora leader di Parigi e Berlino, Sarkozy e Merkel. Il sorrisetto beffardo nascondeva un giudizio di inaffidabilità politica ed economica rispetto alla traballante situazione del governo Berlusconi e ai conti pubblici che a detta dei sostenitori dell’austerity dell’epoca, nel Belpaese non rispettavano gli impegni presi.
Jeffrey Epstein (Getty Images)
Pubblicati i primi file. Il trafficante morto misteriosamente in carcere disse: «Sono l’unico in grado di abbattere Trump».
La torbida vicenda che ruota attorno alla controversa figura di Jeffrey Epstein è tornata di prepotenza al centro del dibattito politico americano: nuovi documenti, nuovi retroscena e nuove accuse. Tutte da verificare, ovviamente. Anche perché dal 2019, anno della morte in carcere del miliardario pedofilo, ci sono ancora troppi coni d’ombra in questa orribile storia fatta di abusi, ricatti, prostituzione minorile, silenzi, depistaggi e misteri. A partire proprio dalle oscure circostanze in cui è morto Epstein: per suicidio, secondo la ricostruzione ufficiale, ma con i secondini addormentati e l’assenza delle riprese delle telecamere di sicurezza.
Nel riquadro, Giancarlo Tulliani in una foto d'archivio
Requisiti una villa, conti correnti accesi in Italia e all’estero e due automobili, di cui una di lusso. I proventi di attività illecite sono stati impiegati nuovamente per acquisizioni di beni immobili e mobili.
Lo Scico della Guardia di finanza ha eseguito ieri un decreto di sequestro per circa 2,2 milioni di euro emesso dal Tribunale di Roma su proposta dei pm della Direzione distrettuale Antimafia, nei confronti di Giancarlo Tulliani, attualmente latitante a Dubai e fratello di Elisabetta Tulliani, compagna dell’ex leader di Alleanza nazionale Gianfranco Fini. La sezione Misure di prevenzione del Tribunale della Capitale ha disposto nei confronti di Tulliani il sequestro di una villa a Roma, di conti correnti accesi in Italia e all’estero e due autovetture di cui una di lusso, per un valore complessivo, come detto, di circa 2,2 milioni di euro. «Il profitto illecito dell’associazione, oggetto di riciclaggio, veniva impiegato, oltre che in attività economiche e finanziarie, anche nell’acquisizione di immobili da parte della famiglia Tulliani, in particolare Giancarlo», spiega una nota. «Quest’ultimo, dopo aver ricevuto, direttamente o per il tramite delle loro società offshore, ingenti trasferimenti di denaro di provenienza illecita, privi di qualsiasi causale o giustificati con documenti contrattuali fittizi, ha trasferito le somme all’estero, utilizzando i propri rapporti bancari.







